CNR: un primo grande risultato nel processo di stabilizzazione
Pur apprezzando l’impegno del Presidente e del CdA la FLC CGIL ha ribadito le proprie preoccupazioni per l’attuazione del C.2 e vigilerà affinché nessun precario sia escluso.
Il 30 luglio si è tenuta un’affollata assemblea unitaria, del personale precario e di ruolo, convocata in concomitanza della seduta del CdA CNR dove c’era all’ordine del giorno una “Informativa sullo stato di avanzamento dell’istruttoria ex art. 20 C.1 del D.Lgs 75/17”. Nel corso del rumoroso presidio è stato chiesto di essere ricevuti dal CdA prima della conclusione della riunione. Il Presidente Inguscio ha raggiunto il presidio dove ha dichiarato che il CdA aveva appena deliberato l’adozione dell’atto interno per l’avvio formale delle procedure per la stabilizzazione di circa 1.200 precari con i requisiti del C.1.
Il Presidente ha tenuto a precisare che, per quanto attiene ai C.1 assunti con chiamata diretta, l’Ente delibererà, al primo CdA utile, una procedura ad hoc per la loro assunzione.
Nel corso dell’assemblea, il Presidente ha evidenziato che, stante le recenti dichiarazioni di fonte governativa circa la disponibilità di ulteriori risorse vincolate alla stabilizzazione, il numero dei posti previsti dal bando per l’applicazione del C.2 potrebbe aumentare, con l’assunzione, entro il 2018, fino a 300 unità di personale. I bandi, potrebbero recepire i nuovi indirizzi governativi, ampliando lo spettro degli aventi diritto, ovvero, per quanto attiene al requisito di accesso valorizzare l’anzianità maturata anche con contratti flessibili presso le Università.
Pur apprezzando l’impegno del Presidente e del CdA la FLC CGIL ha ribadito le proprie preoccupazioni per l’attuazione del C.2; la struttura dei bandi di concorso, rischia di essere fonte di rilevante esclusione dal processo di stabilizzazione. Decisione non giustificabile anche alla luce delle ulteriori risorse messe a disposizione dal Governo per la stabilizzazione dei precari. Nel corso dell’assemblea sono stati sottolineati i punti più critici, in particolare:
- soglie per l’acquisizione dell’idoneità;
- vincolo alla presentazione di una sola domanda di partecipazione;
- mancato riconoscimento dell’anzianità maturata anche presso le Università.
La FLC CGIL vigilerà affinché nessun precario C.2 sia escluso. L’obiettivo dell’art. 20 del D.Lgs 75/17 “Superamento del precariato nella PA” non può essere disatteso, tutti i precari con i requisiti del Decreto devono essere stabilizzati.
Il CNR faccia la sua parte, applichi la norma nella maniera più estensiva, dia stabilità alle persone che con contratti precari da anni lavorano nell’Ente per un futuro stabile e dignitoso.