ISPRA: per i nuovi compiti affidati dal collegato ambientale approvato in parlamento l’Istituto ha bisogno di una guida autorevole e forte
La FLC CGIL chiede al Presidente di fare un passo indietro dopo la condanna per il processo dell’Aquila.
Con l’approvazione del “collegato ambientale” vengono affidati nuovi ruoli strategici all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che confermano il ruolo tecnico scientifico di ISPRA come punto di riferimento nazionale per la ricerca ed il controllo ambientale.
Oggi più che mai ISPRA ha bisogno di una sterzata, di un segnale di cambiamento per essere in grado di competere nel panorama degli enti di ricerca e per questo la FLC CGIL chiede al Presidente di dimettersi.
Pubblichiamo di seguito la lettera inviata dal Segretario Generale al Ministro dell’Ambiente, al Prof. De Bernardinis, alle Commissioni Parlamentari Ambiente della Camera dei Deputati e del Senato.
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Roma, 22 dicembre 2015
Al Ministro dell’Ambiente e delle tutela del
Territorio e del Mare
Gian Luca Galletti
Al Presidente ISPRA
Bernardo De Bernardinis
e p.c. Alla Commissione Ambiente, Territorio,
Lavori pubblici della Camera dei Deputati
Alla Commissione Territorio, Ambiente,
Beni ambientali del Senato della Repubblica
Egregio Ministro,
l’Istituto Superiore per la Ricerca e Protezione Ambientale ricopre un ruolo chiave in settori strategici per il presente ed il futuro del nostro Paese: sviluppo sostenibile, tutela e gestione delle risorse idriche, gestione del ciclo dei rifiuti, bonifica dei siti inquinati, dissesto idrogeologico, misure di contrasto ai cambiamenti climatici. Il Legislatore ritiene tanto rilevante la funzione dell’Istituto da introdurre nuovi e ulteriori compiti nel collegato ambientale alla legge stabilità in via di approvazione. Un importante disegno di legge approvato all’unanimità alla Camera dei Deputati ed ora in corso di esame in Commissione al Senato, inoltre, prevede “l’Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale”. Tale disegno di legge affida ad ISPRA funzioni tecniche e scientifiche per la più efficace pianificazione e attuazione delle politiche di sostenibilità delle pressioni sull'ambiente, di valutazione, di controllo, di ispezione e di gestione dell'informazione ambientale, nonché di coordinamento del Sistema nazionale.
Attualmente l’ISPRA, così come gli altri enti di ricerca, attraversa un momento di difficoltà dovuto alla mancanza di idonei finanziamenti pubblici per il suo corretto e completo funzionamento. A tale criticità, si aggiunge la recente condanna in cassazione del Presidente ISPRA, il prof. Bernardo De Bernardinis, che pur non rientrando tra quelle previste dal nostro ordinamento in materia di inconferibilità di incarichi pubblici, rappresenta, a nostro avviso, un fatto che indebolisce inevitabilmente il vertice dell’ente proprio in una fase delicata come quella che abbiamo richiamato. Pertanto riteniamo che per ragioni di opportunità sia necessario un passo indietro del Presidente attraverso le sue dimissioni. La missione strategica dell' ISPRA e il ruolo che svolge su temi sensibili come quelli citati, richiedono che il vertice sia inattaccabile da ogni punto di vista.
Come FLC CGIL riteniamo quindi, che si debba provvedere, rapidamente, ad assicurare all’Istituto una nuova guida forte e autorevole, scelta attraverso una procedura trasparente tale da garantire all’ISPRA di svolgere il proprio ruolo con rinnovato slancio. Ciò deve avvenire evitando fasi, anche brevi, di commissariamento che rappresenterebbero unicamente un ulteriore indebolimento dell’Ente e lo renderebbero inefficace ed incapace di intraprendere tutte le azioni utili all’assolvimento dei compiti strategici che è chiamato a svolgere.
Confidiamo pertanto nell’avvio delle procedure necessarie da parte del Governo.
Distinti saluti.
Il Segretario generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo