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INFN: sempre più rigidità e limitazioni del lavoro agile e del telelavoro

I sindacati unanimemente contrari all’impostazione impositiva, verticistica e antistorica dell'ente nell'applicazione di due istituti contrattuali fondamentali per la vita dei dipendenti.

31/12/2024
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Nell’incontro di trattativa del 18 dicembre 2024, a fronte della richiesta di chiarimenti da parte delle OO.SS. in merito all’attivazione del Lavoro Agile per il prossimo anno, per la quale numerosi dipendenti hanno segnalato drastiche riduzioni rispetto a quanto richiesto dagli stessi, la delegazione di parte pubblica ha esplicitato che tutto ciò è dovuto a quella che è stata definita: “la volontà del Presidente INFN” di limitare la concessione del Lavoro Agile contenendolo al di sotto del 20%.

Come Organizzazioni Sindacali non condividiamo assolutamente questo tipo di impostazione, sia nella sostanza che nelle modalità con cui è stata palesata e neppure nel modo in cui l’ente la sta applicando nelle varie sedi. Crediamo che il Lavoro Agile sia uno strumento moderno ed efficace che migliora la conciliazione tra vita lavorativa e privata dei lavoratori e che migliora le performance professionali, permettendo una flessibilità indispensabile per supportare i ritmi e le esigenze della ricerca scientifica all'INFN. Inoltre, aiuta a ridurre la congestione del traffico stradale nelle ore di punta ed a ridurre anche in maniera rilevante le emissioni di CO2.

Considerando che in moltissimi nuovi Contratti Nazionali, in Italia e in tutta Europa, ci si sta orientando ad un aumento dell’utilizzo del Lavoro Agile oltre l’attuale limite della prevalenza in presenza (49%), anche per rendere più attrattivo per le nuove generazioni il pubblico impiego, riteniamo quanto mai inopportuno intraprendere un cammino indirizzato palesemente nella direzione opposta.

Abbiamo richiesto all’Amministrazione un incontro dedicato alla discussione sulle modalità di applicazione del Lavoro Agile in INFN alla luce di queste nuove limitazioni, ma per il momento non abbiamo ottenuto un’apertura. Riteniamo sia importante poter capire quali siano le reali motivazioni delle scelte restrittive della Dirigenza.

Ricordiamo a tutti i dipendenti dell’Ente che esiste un disciplinare (che alleghiamo) che non prevede riduzioni o dinieghi che non siano motivati dai Direttori di ogni singola struttura e che il lavoro agile può essere richiesto anche in corso d’anno e non solamente entro la deadline di fine anno.

Suggeriamo a tutti i lavoratori, che dovessero aver richiesto percentuali di Lavoro Agile maggiori del 20%, a cui venisse proposto di rivedere la propria richiesta al ribasso, di chiedere le motivazioni scritte al proprio Direttore. Ricordiamo anche che i lavoratori possono chiedere supporto alle RSU nell’intavolare una discussione con la parte datoriale per approfondire l’argomentazione sulle suddette motivazioni di riduzione.

Ribadendo che l’attuale percentuale massima di Telelavoro concedibile ai dipendenti INFN è immotivatamente troppo bassa, concetto più volte esposto al tavolo di trattativa, ci è apparsa incomprensibile l’esclusione di alcuni dipendenti dalla graduatoria del Telelavoro.

Crediamo inoltre che sarebbe opportuno estendere la possibilità di ottenere il Lavoro Agile in deroga al limite di prevalenza in presenza, anche a quei pochissimi che sono rimasti esclusi dal Telelavoro perché oltre il limite del 2% previsto dalla Dirigenza.

Riteniamo quindi necessario rivedere il disciplinare sul Telelavoro e che in ogni caso sarebbe utile più trasparenza nelle varie procedure previste per l’assegnazione, al fine di consentire ai dipendenti di poter fare al meglio le richieste in futuro.

FLC CGIL

FIR- CISL

FGU-ANPRI

ANIEF-EPR

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