I ricercatori di tutti i paesi possono operare senza vincoli di quote nei centri di ricerca italiani
Con l’istituzione dell’elenco delle istituzioni di ricerca a cui è possibile accedere anche da parte di cittadini extra comunitari viene finalmente ratificata la direttiva comunitaria di apertura dei confini ai ricercatori.
Allo scopo di rendere operativo il decreto ministeriale per l’accesso al nostro paese di ricercatori al di fuori delle quote della Bossi Fini è stato istituito presso il Ministero dell'università e della ricerca l'elenco degli istituti pubblici e privati di ricerca che possono accogliere i ricercatori provenienti dai paesi extra-UE.
Le modalità per essere inseriti in tale elenco sono indicati in un decreto emanato l’11 aprile 2008.
La FLC auspica che in questo modo possano cadere alcune delle barriere che impediscono la libera circolazione dei ricercatori e la possibilità di svolgere attività comune di ricerca e che la conoscenza divenga quel bene immateriale che non può essere confinato da barriere né geografiche né ideologiche.
Roma, 15 maggio 2008