CNR: riconoscimento anzianità di servizio, la FLC CGIL ottiene un’altra importante vittoria
Riconosciuto il servizio prestato con contratto a tempo determinato da un ricercatore
Il Tribunale di Firenze ha accolto il ricorso patrocinato dall’Avv. Francesco Americo della FLC CGIL Regionale del Lazio e nazionale, di un lavoratore che chiedeva la ricostruzione di carriera e quindi il riconoscimento del servizio prestato con contratto a tempo determinato.
Il CNR ha contestato la domanda del lavoratore, chiedendone il rigetto, deducendo la diversa natura dell’attività svolta durante i periodi di assunzione a termine rispetto a quella cui è stato adibito in costanza di rapporto a tempo indeterminato. Secondo l’ente di ricerca l’attività espletata dal ricorrente, seppur riconducibile alla qualifica di ricercatore, durante i contratti a tempo determinato era legata ad uno specifico progetto ricerca; dopo l’assunzione in ruolo, il ricorrente ha svolto attività di ricerca caratterizzate da “un’ampia estensione”.
Il Giudice ha rilevato che di per sé la circostanza che l’attività di ricerca sia stata in precedenza svolta solo su specifici progetti, non modifica la natura delle mansioni, comunque – per l’appunto – riconducibili alla stessa qualifica professionale ricoperta dal lavoratore. Non può, per questo motivo, opporsi la sussistenza di quelle “ragioni oggettive” che la Direttiva richiama per giustificare un trattamento diverso tra lavoratori.
Sulla base di quanto sopra il CNR è stato condannato alla ricostruzione di carriera con l’attribuzione della corretta fascia economica ed al pagamento delle differenze retributive maturate e non pagate.
La FLC CGIL con forza e determinazione continuerà ad essere a supporto delle lavoratrici e dei lavoratori con tutte le azioni possibili necessarie per la tutela dei loro diritti.