CNR: firmato il CCNI per i dirigenti
Ora riconoscere i diritti a tutto il personale
Il 20 ottobre 2021, è stato firmato il Contratto Collettivo Integrativo su “Criteri generali relativi all'utilizzo del fondo per il finanziamento del trattamento accessorio dei dirigenti di II fascia - parte economica e normativa anni 2016 - 2017". La firma, dovuta, avviene dopo che l’ipotesi di accordo stipulato fra Amministrazione e organizzazioni sindacali nel 2019, ha passato il vaglio del Collegio dei Revisori dei Conti e della Corte dei Conti. Nell’accordo si prevedono i criteri attraverso i quali stabilire l’ammontare economico da erogare a ciascun Dirigente sulla base del raggiungimento di obiettivi annuali assegnati dal Piano della Performance.
Al tavolo di confronto la FLC CGIL ha sottolineato come sia doveroso riconoscere e perciò sottoscrivere il CCNI per i Dirigenti Amministrativi del CNR, tuttavia ha sollecitato l’Amministrazione a considerare tutto il personale dando la completa attuazione agli accordi già sottoscritti. In particolare, l’erogazione della indennità di responsabilità per i T&A IV-VIII livelli, avviare un confronto costruttivo per dare attuazione a gli istituti contrattuali rimasti ancora pendenti, come: la “produttività” relativa agli anni 2018-2020, l’applicazione degli artt. 53 e 54 per la valorizzazione dei T&A, ecc. La FLC CGIL ha riportato al Tavolo di confronto la problematica relativa all’erogazione degli arretrati Indennità di Oneri Specifici (IOS) spettante al personale R&T, titolari di contratti a TD a valere su fondi esterni e stabilizzato nel 2018; infatti malgrado il CCNI sottoscritto con le organizzazioni sindacali a novembre 2019, riguardasse tutto il personale R&T in servizio, ad oggi l’Amministrazione non ha ancora provveduto al pagamento degli arretrati spettanti.
Art. 8 del CCNL 2002-2005: la FLC CGIL ha, altresì, chiesto conto del CCNI siglato il 30 luglio 2019 relativo alla definizione dei criteri per l’attuazione dell’art. 8 del CCNL 2002-2005, anticipo di fascia per i R&T I-III livello, relativo alle annualità 2019-2020-2021-2022. L’Amministrazione ha informato che, i ministeri vigilanti, avevano presentato dei rilievi i tecnici, ad oggi sconosciuti alle OO.SS. La FLC CGIL insieme alle altre OO.SS., hanno sollecitato l’Amministrazione ad organizzare Tavoli tecnici specifici per discutere nel merito i rilievi mossi, al fine di trovare insieme soluzioni che permettano di superare le obiezioni e dare finalmente avvio all’attuazione dell’istituto contrattuale volto alla valorizzazione professionale dei R&T.
Indennità per Responsabili di Sede Secondaria, ex Art.22 DPR 171/91: La FLC CGIL, con fermezza, ha fatto presente all’Amministrazione, che la Delibera del CdA numero 104 del 28 luglio 2021, relativa all’erogazione della indennità per i Responsabili di Sede Secondaria, sembra sia basata su criteri di attribuzione diversi da quelli discussi e concordati in diversi incontri tenutisi tra il 2019 e febbraio 2020.
Come già evidenziato e denunciato dalla FLC CGIL, con il comunicato al personale del 16 settembre scorso, di fatto la delibera del CdA esclude un numero importante di Responsabili di Sede Secondaria ai quali non verrà corrisposta alcuna indennità perché, unilateralmente, l’Amministrazione ha modificato, restringendoli, i criteri precedentemente condivisi, non ha tenuto conto delle complessità e delle numerose responsabilità associate a tale incarico.
La FLC CGIL, inoltre, ritiene che l’Amministrazione, non inviando la dovuta informativa ai sindacati, abbia avuto un comportamento poco corretto modificando quanto concordato ai Tavoli di confronto. Tale decisione penalizza almeno 26 Responsabili di Sedi Secondarie che pure si ritrovano con un carico di lavoro oneroso e responsabilità anche penali, per i quali devono spesso abbandonare l’attività di ricerca con rilevanti conseguenze anche sulla loro valorizzazione professionale.
La FLC CGIL ha chiesto di riesaminare il tema, e tornare ad applicare i criteri concordati, con i quali si sarebbero certamente riconosciute le responsabilità per un numero maggiore di Sedi Secondarie.
Art.22 c. 15 D.Lgs 75/17, superamento del sottoinquadramento. L’Amministrazione si è impegnata ad inviare una informativa alle OO.SS. a riguardo, la settimana prossima, prima del CdA del 3 novembre nel quale dovrebbero essere finalmente deliberati i bandi di concorso. L’orientamento dell’Amministrazione, tenuto conto della mappatura, sembrerebbe essere quello di suddividere per Dipartimenti i 60 posti per Ricercatore, mentre i 16 posti per Tecnologi dovrebbero essere ripartiti in due settori tecnologici, mentre dovrebbe esserci un solo bando per FA e per CTER. A differenza di quanto indicato nei tavoli svolti in piena crisi pandemica, potrebbe invece essere previsto il colloquio come prova concorsuale. La FLC CGIL ha sempre chiesto e continuerà a chiedere che il numero dei posti messi a bando sia aumentato, dal 20% al 30%, come previsto dalla Legge di conversione n. 8/2020 del decreto legge 162 del 30 dicembre 2019.
La FLC CGIL continuerà a vigilare affinché vengano contingentati il più possibile i tempi di pubblicazione e svolgimento di questi concorsi interni, attesi ormai da troppo tempo.
Art. 52 CCNL 98/01, passaggio, a parità di livello, nel profilo amministrativo: L’amministrazione si è impegnata a sollecitare la Commissione a concludere al più presto i lavori e stilare la graduatoria al fine di consentire, per il personale interessato, l’inquadramento al profilo più coerente con la propria attività lavorativa.
A conclusione dell’incontro, l’Amministrazione si è impegnata a concordare con le OOSS, un cronoprogramma dettagliato di Tavoli di confronto tematici in cui affrontare costruttivamente tutte le problematiche inevase riguardanti il personale del CNR.
La FLC CGIL vigilerà che non vengano fatte distinzioni fra il personale del CNR e siano riconosciuti, a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori, senza ritardi, i diritti e il riconoscimento del lavoro svolto per l’Ente.