Agenzia Spaziale Italiana: l'incontro dell'8 giugno 2006
L'ASI rifiuta di applicare gli aumenti automatici del contratto ricerca nelle more della stipula del CCNL ASI.
Si è svolto in data odierna l’incontro tra ASI e OO.SS (FLC Cgil, FIR-CISL e UIL-PA UR) per discutere il seguente ordine del giorno:
1) corresponsione degli arretrati contrattuali
2) deroghe alle assunzioni
Nel merito degli argomenti proposti la delegazione ASI composta dal Direttore Generale, dal Resp. segreteria Generale e dal Resp. Gestione Risorse Umane, ribadisce la necessità della sottoscrizione di un accordo sindacale che consenta il rispetto della delibera del CDA n. 13/2006 dell’ 11.05.06. Nel merito la proposta ASI è quella di corrispondere entro giugno p.v. solo una quota forfettaria, senza alcun riferimento esplicito agli aumenti previsti dal CCNL Ricerca, previa sottoscrizione di un accordo tra ASI e OOSS.
Tale quota non si configurerebbe pertanto come un aumento delle retribuzioni tabellari, seppure da conguagliare successivamente alla sottoscrizione di un CCNL dell’ASI, ma come una mera anticipazione, peraltro quantificata in misura inferiore a quanto previsto dal contratto ricerca.
La FLC Cgil, ribadendo la posizione e le motivazioni espresse nel precedente comunicato, ha chiesto nuovamente che venga seguito il percorso, giuridicamente fondato ed adottato anche da altri enti/amministrazioni pubbliche che presentano condizioni simili a quella dell’ASI, cioè quella di applicare, nelle more della sottoscrizione di una contratto dell’ASI, l’ultimo contratto valido in vigore, perlomeno nelle sue parti automatiche, quali ad esempio gli aumenti retributivi; su tale proposta ASI non ha elaborato dall’ultimo incontro alcun documento di studio e analisi dimostrando di non aver avuto la volontà di verificare altre forme per erogare arretrati ed aumenti stipendiali rispetto a quanto da essa unilateralmente deliberato.
Di fatto l’Ente, invece di deliberare l’applicazione dei nuovi istituti contrattuali a carattere automatico, nelle more della stipula del contratto ASI, ha preferito reiterare la richiesta di una forma di accordo sindacale che, senza alcun riferimento normativo e giuridico, prefigura una sorta di “autorizzazione sindacale” ad ASI per corrispondere una cifra forfettaria; questa soluzione compromette oggi e rimanda a data incerta l’erogazione degli ulteriori arretrati derivanti dal mancato contestuale riconoscimento degli aumenti stipendiali. La proposta del cosiddetto “accordo sindacale”, a parere della FLC Cgil, oltre che danneggare economicamente il personale, creerebbe una proccupante confusione dei ruoli delle parti (ASI/ Sindacati/ARAN) su un improprio tavolo di trattativa: se si trattasse di una forma, per quanto anomala, di “stralcio” rispetto al contrtto ASI essa infatti dovrebbe essere stipulata all’ARAN, se invece si trattasse di una contrattazione di carattere integrativo essa non sarebbe comunque legittimata a definire aumenti tabellari.
La FLC Cgil rileva inoltre come la sottoscrizione del cosidetto “accordo” da parte sindacale avalli la condizione di approssimazione nella gestione delle politiche del personale, finora praticata, utilizzando questa volta la partita degli arretrati come mezzo di scambio.
Vista l’importanza degli argomenti, ribadiamo che ASI dovrebbe tornare in CDA, anticipando anche la data di riunione prevista per il 19 giugno p.v., per poter procedere su una linea di alta trasparenza e coerenza, dimostrando così di avere a cuore l’interesse del personale ASI erogando l’adeguamento contrattuale e gli arretrati entro luglio p.v.; non riteniamo utile avallare ulteriormente la proposta che l’ASI ci ha sottoposto, ipotesi che pure sul tavolo si è affacciata, procrastinando un confronto che non ha evidentemente sbocco, né che su questo terreno sia possibile il raggiungimento di un’intesa unitaria.
La riunione si è conclusa con la presa d’atto della inamovibilità della posizione ASI che richiama al rispetto della delibera; l’ASI ci ha consegnato una tabella dei “bonus” per livello, calcolata sulla base di una media forfettaria degli arretrati previsti. Per dovuta informazione alleghiamo una tabella di confronto tra gli emolumenti proposti da ASI al 31.05.06 e quanto dovuto sulla base del CCNL di riferimento, come sostenuto dalla FLC Cgil..
Infine la FLC Cgil ha chiesto inoltre che vengano assunti a tempo indeterminato i CFL il cui costo è già a carico del bilancio ordinario dell’Ente e per i quali, l’assunzione a tempo inderminato utilizzando le deroghe concesse all’ASI comporterebbe solo la determinazione della differenza di costo dovuto al passaggio di posizione, lasciando ulteriori risorse per nuove assunzioni.
Roma, 8 giugno 2006