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26 settembre: la notte dei ricercatori

C’è un filo che collega questa iniziativa voluta a livello europeo con I diritti in Piazza della CGIL.

26/09/2008
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Oggi, 26 settembre, su proposta della Commissione Europea, si ripeterà la notte dei ricercatori pensata con lo scopo di avvicinare i cittadini alla scienza.

In Italia saranno 5 le città che ospiteranno tale evento: Bolzano, Catania, Milano, Napoli e Roma - Frascati a cui si aggiungono le Regione Puglia, con le città di Bari, Brindisi, Casamassima, Foggia, Lecce e Valenzano e le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, con le città di Torino, Alessandria, Biella, Novara, Vercelli e Aosta. Tantissimi luoghi dove incontrarsi, osservare ed ascoltare.

Sono 24 le nazioni europee che partecipano a tale iniziativa, ognuna con la propria ricchezza di talenti e di risultati.

Nella presentazione generale si spiega che l’obiettivo è quello di fare entrare il maggior numero possibile di persone, a cominciare dai bambini e dai ragazzi, nel mondo meraviglioso dei ricercatori, imparare da loro qualcosa della scienza e rilanciare il ruolo del ricercatore nella società.

Ciascuno potrà trovare nel proprio territorio qualcosa di interessante. Noi vogliamo sottolineare il filo che unisce questa iniziativa europea con quella della CGIL del giorno dopo: Diritti in piazza.

Infatti la politica che questo Governo sta attuando, nell’ambito dell’attacco generale alla conoscenza, taglia e deprime la ricerca pubblica.

I ricercatori, soprattutto i più giovani si vedono oggi negati il principale dei diritti, quello di avere un futuro.
Ma a tutti i cittadini italiani è tolto il diritto di potere vivere, loro ed i loro figli, in un mondo migliore, socialmente, culturalmente ed economicamente.
Infatti senza ricerca non c’è sviluppo per l’Italia.

Partecipiamo quindi venerdì alla notte dei ricercatori e sabato alle tante iniziative sui diritti nelle diverse piazze italiane.

Roma, 26 settembre 2008