Toscana, martedì 21 ottobre manifestazione regionale per salvare formazione e ricerca pubblica
Università, enti di ricerca, istituti di alta formazione artistica e musicale della Toscana: tutti in piazza!
Le altre iniziative di mobilitazione nelle città
Martedì 21 ottobre le organizzazioni sindacali della Toscana FLC Cgil, CISL UNIVERSITA’, FIR CISL, UILPA UR, convocano una manifestazione regionale dei lavoratori dell’Università, degli Enti di Ricerca e dell’Afam. La manifestazione è stata organizzata insieme alle rappresentanze degli studenti universitari.
La manifestazione unirà la forte protesta che in queste settimane è esplosa negli enti di ricerca e nelle università toscane per chiedere al Governo di modificare le scelte contenute della legge 133 e ritirare l’emendamento che blocca le stabilizzazioni.
Le scelte del governo rischiano di portare al fallimento gli atenei e gli istituti di alta formazione artistica e musicale, mettere in discussione il diritto allo studio universitario, disperdere le competenze che hanno consentito di far avanzare la nostra ricerca scientifica.
La manifestazione avrà inizio alle ore 10:00 a Piazza S. Marco, il corteo si dirigerà per le vie del centro storico sotto le sedi delle istituzioni Ateneo, Provincia, Regione, Comune per terminare con un’assemblea pubblica in piazza della Santissima Annunziata.
Il percorso rappresenta simbolicamente la richiesta che il mondo della ricerca toscano rivolge alle proprie istituzioni locali, affinché ci sia una netta presa di posizione in difesa del ruolo pubblico della ricerca e della formazione, contro la scelta del Governo di tagliare i finanziamenti, bloccare le assunzioni, espellere i nostri ricercatori, svendere i patrimoni degli Atenei con la loro trasformazione in fondazioni di diritto privato.
In allegato l'appello di partecipazione promosso dal mondo dell'università toscano.
Roma, 20 ottobre 2008
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MARTEDI’ 21 OTTOBRE A FIRENZE
UNIVERSITA’, ENTI DI RICERCA ED AFAM DELLA
TOSCANA IN PIAZZA
Le lavoratrici ed i lavoratori strutturati e non strutturati tecnici amministrativi, professori, ricercatori, lettori di madrelingua e c.e.l. delle università, degli enti di ricerca, dell’AFAM, insieme agli studenti universitari, delle accademie e dei conservatori, dal mese di luglio quotidianamente mobilitati contro l’attacco del governo alla natura pubblica ed all’esistenza stessa di questi fondamentali comparti, il cui fine istituzionale è di garantire il diritto costituzionale alla formazione, allo studio, alla libertà di ricerca, alla rimozione delle disuguaglianze sociali, portano in piazza la loro protesta con una manifestazione regionale.
La manifestazione ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica circa i reali intenti del Governo ed il vero significato delle campagne mediatiche contro i “fannulloni”, usate come cortina fumogena per mascherare una politica di tagli di proporzioni catastrofiche ai danni delle Istituzioni e dei Servizi Pubblici ed a beneficio di interessi privati.
L’iniquità dei provvedimenti “Brunetta” con il
taglio agli stipendi dei dipendenti pubblici, la maggioranza dei quali era già in difficoltà a provvedere alla quarta settimana; le
nuove norme sulla malattia, che prevedono un ulteriore decurtazione dello stipendio ed una sorta di “domicilio
coatto” delle persone malate,
rappresentano un attacco violento ed indiscriminato volto ad annullare i diritti contrattuali e normativi conseguiti dai lavoratori in lunghi anni di lotte.
La scellerata programmazione economica con la quale questo Governo sancisce l'atto finale di una politica reiterata nel tempo per liberare definitivamente l'Amministrazione Statale dal "problema" del finanziamento pubblico degli atenei apre le porte alle Fondazioni e alla privatizzazione. Vengono drasticamente tagliati i FONDI DI FINANZIAMENTO ORDINARIO delle università (1 MILIARDO E 500 MILIONI di euro in 5 anni) provocando il definitivo strangolamento economico e gestionale, e quindi il fallimento, degli Atenei statali.
Il taglio del Fondo Ordinario dell’AFAM porterà il sistema all’estinzione per mancanza di risorse vitali.
Non è un caso che, come unica possibilità di salvezza, il governo offra all’Università quella di trasformarsi in Fondazioni di diritto privato, rendendo appetibile la proposta con la previsione di acquisizione e libera gestione del patrimonio immobiliare e la libertà di imporre, senza vincoli, le tasse studentesche cacciando così dalle Università tutti gli studenti che vivono condizioni personali e familiari tali da non poter provvedere alle rette.
Il disegno politico del Governo è chiaro: abbattere la già scarsa mobilità sociale, creando “centri di eccellenza” a cui gli studenti potranno accedere pagando
rette inarrivabili (Atenei di serie A) da contrapporre ad una sorta di “super licei”, più o meno popolari, dalla scarsa qualità didattica, dove non si fa ricerca e senza possibilità di sbocchi nel mondo del lavoro
(Atenei di serie B).
Per completare questo progetto reazionario vi è la volontà di dismissione progressiva delle nostre strutture mediante il blocco delle assunzioni, annullando
definitivamente le legittime aspettative di decine di migliaia di lavoratori precari che, con continuità nel corso degli ultimi 15 anni, hanno provveduto a sostenere l’attività di didattica e di ricerca delle istituzioni con varie
tipologie contrattuali, senza diritti e tutele.
La ricetta del governo, sul tema vergognoso del precariato nella Pubblica Amministrazione non verte certo sulle modalità di stabilizzazione attraverso processi trasparenti di reclutamento ma, al contrario, su come licenziarli TUTTI.
TUTTO QUESTO DEVE ESSERE FERMATO
Siamo consapevoli che contro una compagine governativa che ha esautorato il Parlamento dal suo ruolo e procede per Decreti Legge e voti “blindati” di fiducia i tempi dello scontro saranno inevitabilmente lunghi: la mobilitazione dovrà incalzare con costanza il disegno politico del governo anche evidenziando i numerosi paradossi applicativi presenti nella legislazione prodotta, gli abusi normativi, gli elementi di incostituzionalità, producendo costante e puntuale controinformazione e mobilitazione.
PER LO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE
La manifestazione vuole inoltre essere un proficuo contributo ad un percorso che porti le OO.SS. alla proclamazione di uno sciopero generale nazionale per riaffermare e rafforzare:
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Il ruolo Pubblico di Università, Ricerca ed AFAM
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Il reale diritto allo studio di tutti, come previsto dalla Costituzione (art.33)
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Finanziamenti Pubblici adeguati per Università, Ricerca ed AFAM
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Una politica di riforma dell'UNIVERSITA’ PUBBLICA che sappia rimuovere i problemi prodotti dalle leggi sull'autonomia didattica e finanziaria degli atenei che hanno spesso portato ad un gestione dissennata
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Il diritto ad un lavoro dignitoso a partire dal personale precario di Università, EPR ed AFAM che deve essere stabilizzato con il riconoscimento della professionalità acquisita
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L’efficienza e l’efficacia degli Enti pubblici anche attraverso il reclutamento delle unità di personale indispensabili al loro funzionamento e la cancellazione delle tipologie contrattuali prive di diritti e tutele.
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Il diritto alla salute e al rispetto della dignità della persona sui luoghi di lavoro, ad un trattamento economico che faccia realmente i conti con la perdita di valore degli stipendi degli ultimi quindici anni.
-
Il diritto dei lavoratori dei comparti a veder rinnovato il contratto di lavoro scaduto da anni.
Obiettivo della manifestazione regionale sarà anche quello di chiamare ad una presa di posizione precisa e puntuale le istituzioni cittadine e regionali: Atenei, EPR, Comuni, Province e Regione per le parti di loro competenza.
Per questo
il percorso del corteo inizierà, a partire dalle ore 10.00 da P.zza S.Marco a Firenze, sede del Rettorato dell’Ateneo fiorentino e proseguirà per le vie del centro storico toccando simbolicamente le sedi della
Prefettura, per consegnare al Prefetto il presente documento con richiesta di trasmissione ai Ministri competenti,
quindi le sedi di Provincia e Regione in via Cavour, e del Comune in Piazza della Signoria, con il recapito a ciascuna istituzione del presente documento, accompagnato dalla richiesta di metterlo in discussione con urgenza nei rispettivi Consigli;
si concluderà alle ore 13.00 in P.za SS. Annunziata con una breve assemblea in piazza.
I lavoratori e le lavoratrici strutturati e non strutturati di Università, Ricerca ed AFAM parteciperanno alla manifestazione in orario di Assemblea Generale, che per questo è indetta nelle varie sedi per un numero di ore utile a coprire lo svolgimento della manifestazione (dalle 10.00 alle ore 13.00).
FLC CGIL, FEDERAZIONE CISL Università, UILPA-UR della Toscana
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Sinistra Universitaria-UdU Università di Firenze
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