“Più personale per la sicurezza a scuola” sciopero e presidio a Firenze per carenze ATA
Il Caponnetto non è un caso isolato: le scuole fiorentine necessitano di almeno 250 unità ATA aggiuntive. La mobilitazione è solo all’inizio.
A cura della FLC CGIL Firenze
“Più personale per la sicurezza a scuola”: oggi sciopero e presidio di protesta a Firenze, davanti all’Usr, del personale dell’IC Caponnetto di Bagno a Ripoli (dove un mese fa fuggirono da un plesso due bambini), insieme a genitori e studenti. Per effetto dell’agitazione è rimasto chiuso l’istituto, che per FLC CGIL-Cisl Scuola-Snals-Gilda “non rappresenta un caso isolato: per le scuole fiorentine ci sarebbe bisogno di almeno 250 unità di Ata in più. La mobilitazione è solo all’inizio, facciamo appello alle istituzioni”
Circa un mese fa due bambini della scuola primaria Marconi di Grassina (IC Caponnetto) riuscirono a fuggire dal plesso senza essere visti perché elusero la sorveglianza degli unici due Collaboratori Scolastici in servizio. Nessuna responsabilità o disattenzione del personale, ma solo la evidente impossibilità per due sole persone di tenere sott’occhio tutti i piani dell’istituto, i numerosi corridoi laterali, le varie porte a vetro facilmente apribili e il giardino esterno molto esteso. La stessa Dirigente dell’istituto aveva segnalato all’USR il numero insufficiente di Collaboratori Scolastici assegnato all’istituto già nel marzo 2022 e aveva reiterato la richiesta il marzo di questo anno, inviando per conoscenza tale richiesta anche al Comune di Bagno a Ripoli. Non ha mai ricevuto alcuna risposta! Fortunatamente questa storia non ha avuto esiti tragici, ma i lavoratori dell’istituto, stanchi di lavorare in una situazione perennemente esposta a rischi di questo genere, hanno aperto una vertenza nei confronti dell’Ufficio Scolastico Regionale per ottenere il personale in più, chiedendo a FLC Cgil, Cisl Scuola, Snals e Gilda di indire lo stato di agitazione ed eventualmente lo sciopero in caso di risposta negativa. Lo scorso 24 aprile si è tenuto il previsto incontro in Prefettura fra sindacati e USR e in quella sede la Vice-Direttrice dell’ufficio scolastico dichiarò la indisponibilità del Direttore Generale (non presente all’incontro) ad autorizzare il personale richiesto. È stato inevitabile quindi dare seguito alla protesta, con sciopero dell’intera giornata per oggi e presidio davanti all’Usr a Firenze. Nell’occasione, hanno manifestato circa 200 persone, tra genitori, bambini, sindacalisti e personale, oltre all’assessore del Comune di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti. Adesione allo sciopero pressoché totale, scuola rimasta chiusa.
C’è poi un allarme inascoltato per la situazione delle scuole fiorentine. Non è mai elegante affermare che ‘l’avevamo previsto’, ma purtroppo i fatti ci hanno dato ragione: nelle scuole fiorentina mancano Assistenti Amministrativi, Tecnici e soprattutto Collaboratori Scolastici. Abbiamo iniziato a dirlo prima dell’inizio dell’anno scolastico, con l’assemblea sindacale provinciale del 29 agosto, lo abbiamo ripetuto il 16 settembre in presidio proprio davanti all’Usr, lo abbiamo ribadito in ogni assemblea sindacale fino a oggi, spiegandolo anche a politici e amministratori locali e chiedendo loro di intervenire, affinché alle scuole fiorentine venisse assegnata una dotazione organica in deroga almeno il doppio di quella concessa. Visto l’organico di personale ATA strutturalmente sottodimensionato a causa dei tagli operati da tutti gli ultimi governi, le scuole hanno infatti la possibilità di attivare contratti a tempo determinato di personale aggiuntivo a quello di base, previa autorizzazione del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale. E qui sta il problema.
L’USR toscano è particolarmente restìo a concedere personale ATA in deroga alle scuole: ne ha concesso una media di 1,14 a istituto e dopo le nostre proteste è arrivato alla bellezza di una media di 1,39 a istituto. Numeri del tutto insufficienti rispetto alle necessità delle scuole, che denotano una inadeguatezza dell’Ufficio Scolastico, il quale dimostra di non rendersi conto delle condizioni in cui versano gli istituti. Basti pensare a ciò che avviene in Piemonte ed Emilia-Romagna, dove i corrispondenti Uffici Scolatici, rendendosi invece conto delle enormi difficoltà, autorizzano un numero di personale in deroga quattro volte superiore a quello della Toscana. Perché in questo territorio le continue richieste delle scuole vengono continuamente disattese? Perché l’Ufficio Scolastico Regionale non accorda il personale in deroga, nonostante siano gli stessi rappresentanti dell’amministrazione scolastica a chiederlo? Perché fa finta che tutto vada bene? Non abbiamo mai avuto risposte, mentre noi abbiamo continuato a dire che ‘i conti non tornano’, gli organici sono drammaticamente sottodimensionati e le scuole vivono una situazione di perenne emergenza.
Stavolta la mobilitazione è stata promossa dall’IC Caponnetto, a quale scuola prossimamente toccherà di inscenare una protesta? Forse l’USR Toscana aspetterà di vedere scendere in piazza tutti e 476 istituti della regione prima di iniziare a prendersi le proprie responsabilità? Per il prossimo anno scolastico si stima fin d’ora che per le scuole fiorentine ci sarebbe bisogno di almeno 250 unità di personale ATA in più, mentre per quelle toscane di almeno 1200: avremo finalmente un cambio di rotta oppure continueremo a dover incrociare le dita e “sperare in bene”? I sindacati saranno sempre al fianco di lavoratrici e lavoratori nel denunciare l’inadeguatezza delle scelte di questo Ufficio Scolastico Regionale e nel fare appello a Regione Toscana, Comuni e opinione pubblica a intervenire a ogni livello per rendere più sicura l’esperienza scolastica delle bambine e dei bambini. Il Caponnetto non è un caso isolato, la mobilitazione è solo all’inizio.
Firmato: FLC CGIL-Cisl Scuola-Snals-Gilda Firenze
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