L’IIS Alberti-Dante ha bisogno di voltare pagina
Per cambiare rotta e ritrovare l’armonia. Presidio di protesta il 6 giugno organizzato da FLC CGIL Firenze, CISL Scuola Firenze-Prato, SNALS Confsal, GILDA Unams e La scuola al centro.
A cura della FLC CGIL Firenze
Con la fine dell’a.s. 2022/2023 sono esplosi in modo eclatante tutti i problemi che da tempo affliggono l’Istituto Alberti-Dante e che hanno portato docenti e ATA a vivere un grande livello di disagio lavorativo e personale.
L’assemblea sindacale del 25 maggio scorso ha messo in fila alcune delle problematiche più gravi e ha deciso, con un solo voto contrario, di chiedere alle Organizzazioni Sindacali presenti di organizzare una manifestazione per denunciare la situazione ormai non più sostenibile e chiedere un deciso mutamento di rotta.
RELAZIONI SINDACALI
Le trattative sul Contratto integrativo d’istituto, avviatesi lo scorso ottobre, non hanno ancora portato a una proposta di contratto chiara, precisa e comprensibile.
Nelle numerose sedute le discussioni si sono spesso arenate per mancanza di informazioni, errori nelle tabelle presentate, confusione sulle voci da retribuire. Il contratto nazionale prevede che la parte pubblica – una volta quantificate le risorse assegnate alla scuola – presenti una proposta di contratto integrativo, che va sottoscritto entro il 30 novembre, così che ogni lavoratore conosca in tempo utile la retribuzione prevista per l’assunzione di incarichi e responsabilità e possa decidere liberamente se assumere o meno quegli incarichi. La Dirigenza ha presentato una proposta economica solo nella seduta del 25 gennaio 2023.
A tutt’oggi il contratto è in alto mare e i lavoratori non conoscono quali saranno le loro retribuzioni.
Con l’emergere di numerose problematiche organizzative, le Oo. Ss. hanno chiesto un tavolo di Confronto sull’orario dei docenti e l’assegnazione ai plessi.
Dopo alcuni incontri la parte sindacale ha chiesto alla D. S. di impegnarsi a evitare orari eccessivamente squilibrati come quelli che prevedono un’unica ora di servizio oppure sei ore intere; aggiornare la delibera del Collegio Docenti con i criteri per la formulazione dell’orario risalente al 2018; favorire il confronto fra i docenti dei vari indirizzi e la dirigenza scolastica per valutare in modo condiviso la nuova organizzazione generale; evitare l’assegnazione ai plessi più disagiati del personale ultimo arrivato e/o precario; assegnare le ore di potenziamento o programmare le ore di completamento cattedra in modo condiviso e collegiale con i docenti coinvolti; valutare una nuova e migliore organizzazione oraria pomeridiana per lo svolgimento delle lezioni di strumento e musica d’insieme.
La Dirigente Scolastica non ha sottoscritto questi impegni.
GESTIONE DELL’ISTITUTO
Sono molte e numerose le gravi inefficienze e disfunzioni presenti nella scuola.
Organizzazione
- Regolamenti e circolari sono imprecisi, con numerosi riferimenti sbagliati, e presentano anche contenuti fra loro contraddittori
- Alle numerose richieste di spiegazioni su vari aspetti della vita dell’istituto, avanzate da lavoratori e genitori, l’amministrazione spesso e volentieri non fornisce risposte. Da ultimo è avvenuto che, senza alcun preavviso, i docenti e gli studenti non hanno più potuto accedere direttamente al giardino storico della sede di San Gallo e, nonostante sia stata presentata richiesta di spiegazioni, nessuna risposta è stata fornita.
- Per buona parte dell’anno nelle sedi di Puccinotti e Costituzione non è stata presente alcuna figura delegata dalla Dirigenza a coordinare il plesso e ciò ha lasciato alla buona volontà dei docenti l’organizzazione di sostituzioni giornaliere, gestione di guasti e rotture in rapporto con la Città Metropolitana, coordinamento del personale ATA, sempre più disorientato e oberato di carichi di lavoro improvvisati sul momento.
- Nonostante le numerose richieste di intervento, sempre nei plessi di Costituzione e Chiantigiana sono mancate infrastrutture importanti, come attrezzature adeguate nei laboratori dell’artistico o la rete internet nelle classi. Per lavorare i docenti devono attrezzarsi con hotspot di fortuna da loro procurati e/o router portatili non sempre funzionanti. Inoltre a quanto risulta l’agibilità dell’edificio non è stata mai formalizzata.
- La redazione di alcuni Piani Didattici Personalizzati per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali è stata continuamente rinviata dall’amministrazione, finché nel mese di maggio i docenti si sono trovati costretti a sopperire a questa grave inadempienza dell’amministrazione stessa con scelte didattiche assunte individualmente sulla base di professionalità ed esperienza.
- Dopo anni di Covid molti studenti (soprattutto delle classi quinte) si aspettavano di poter realizzare un viaggio di più giorni, ma, nonostante il rispetto di tutte le procedure avviate regolarmente nei tempi utili da parte dei Consigli di classe, le offerte per i viaggi di istruzione sono arrivate in tempi non congrui con la programmazione scolastica e con costi non sostenibili dalla maggior parte delle famiglie. L’amministrazione scolastica non ha mai spiegato il perché.
- Il Piano delle Attività del personale ATA è incompleto e continua a presentare numerosi errori, che non sono mai stati corretti nonostante la parte sindacale abbia più volte segnalato il problema. I lavoratori sono stati costretti pertanto a gestire sia l’ordinario sia lo straordinario, prendendo via via accordi gli uni con gli altri, senza direttive chiare e univoche. Ciò è avvenuto anche nei momenti di maggiore emergenza, sia nel plesso Magliabechi (quando ci sono stati problemi ai servizi igienici), sia nel plesso Puccinotti (quando si è allagato il sottosuolo, quando sono crollate per ben due volte parti di soffitto, oppure quando recentemente si sono rotti i serbatoi dei servizi igienici).
- Anche quest’anno nelle ultime settimane di scuola nella sede di Magliabechi ci sarà in servizio un solo Collaboratore Scolastico, perché l’amministrazione non ha adeguatamente programmato le ferie del personale a tempo determinato, il quale le smaltirà tutte insieme da ora in avanti, mentre, con un’opportuna calendarizzazione, avrebbe potuto smaltirle gradualmente durante questi mesi. Da tempo questo problema è stato fatto presente alla scuola, ma nessun provvedimento è stato preso al riguardo.
Sicurezza
- Per tutto l’anno scolastico c’è stata una grave sottovalutazione dei temi relativi alla sicurezza e alla prevenzione dei rischi, basti pensare che il Documento di Valutazione dei Rischi in vigore è stato a lungo quello risalente al 2020, quando i plessi della scuola erano tre, e non cinque come ora. Solo il giorno successivo all’assemblea sindacale sul sito della scuola sono comparsi altri documenti relativi all’anno scolastico in corso.
- Durante l’anno la gestione delle prove di evacuazione è stata confusionaria ed è mancata sia una puntuale calendarizzazione delle date sia il coordinamento con i referenti dei 5 plessi. Nella sede di Puccinotti è stata effettuata un’unica prova di evacuazione il 23 maggio scorso. Non è chiaro chi ricopra gli incarichi sensibili per la sicurezza.
- Nel plesso Puccinotti studenti e docenti hanno più e più volte segnalato che gli ambienti non erano sufficientemente riscaldati. In particolare i docenti del Liceo Musicale segnalano che tale criticità si acuisce nelle ore pomeridiane, quando si svolgono le lezioni di strumento.
- Nonostante numerose richieste e segnalazioni non è mai stato approntato un sistema di sorveglianza degli spazi esterni durante la ricreazione nel plesso Puccinotti. In relazione alla mancanza di disposizioni anti-fumo lo scorso 9 maggio è stata inoltrata anche una segnalazione agli uffici competenti della ASL.
- In data 21/04/23, in occasione di uno sciopero, il plesso Puccinotti è stato aperto nonostante i collaboratori scolastici in servizio avessero aderito alla protesta, e per tutta la mattinata i tre piani e il sottosuolo sono rimasti senza sorveglianza, con esposizione di studenti e docenti a gravi rischi. Tale grave situazione è stata opportunamente segnalata anche agli uffici dell’amministrazione ministeriale.
- Nella sede di via Chiantigiana per ben due volte i finestroni delle aule hanno presentato segni di distacco dal muro e ciò ha costretto i docenti e gli studenti a stare nelle aule per settimane senza possibilità di areazione. Il problema è stato ampiamente segnalato, ma l’amministrazione scolastica non ha mai fornito risposte e indicazioni di comportamento.
Trasparenza
- La discussione sui fondi del PNRR assegnati alla scuola è iniziata con molto ritardo e il Collegio Docenti non è stato adeguatamente informato e coinvolto nella programmazione e nella progettazione, nonostante i finanziamenti fossero noti all’amministrazione da tempo (basti pensare che gli oltre 140.000 euro da destinare alla lotta contro la dispersione scolastica sono stati assegnati nell’estate 2022).
- La conduzione delle riunioni del Collegio Docenti non favorisce il confronto sereno e informato e da parte di chi dirige la seduta si mostra insofferenza verso chi manifesta obiezioni o richiede spiegazioni più approfondite.
- La documentazione inerente i punti all’ordine del giorno del Collegio Docenti o del Consiglio d’Istituto viene inviata ai membri a ridosso delle sedute, così che l’approfondimento risulta molto difficoltoso (ES: in occasione del Consiglio d’istituto di gennaio solamente due giorni prima della seduta sono pervenuti ai membri circa 50 files da esaminare in relazione al bilancio).
- I membri eletti nel Consiglio d’istituto hanno più volte evidenziato la necessità di comprendere l’esatto ammontare e l’utilizzo del contributo volontario versato dalle famiglie. Le spiegazioni e i documenti forniti sono sempre stati ritenuti troppo generici e non esaustivi. Nonostante le ripetute richieste di rendere pubblico tale utilizzo, operando una ricerca sia sul sito web dell’istituto sia nella sezione Amministrazione Trasparente dell’istituto, le parole-chiave consiglio d’istituto e contributo volontario non restituiscono risultati in merito.
La SCUOLA al CENTRO
L’istituto ha necessità di un progetto organico e concreto per il futuro
dell’istruzione artistica, classica e musicale della nostra città, che individui spazi appropriati,
adeguatamente attrezzati e curati, in modo da mantenere in modo permanente i vari indirizzi di studio nel centro della città e della vita cittadina, e garantisca alle generazioni di poter fruire e frequentare il patrimonio artistico e culturale del nostro centro storico.
Ma non è solo l’istituto ad aver bisogno del centro storico: è anche il centro di Firenze che ha bisogno di un’istituzione come l’Alberti-Dante, per non essere abbandonato esclusivamente alla fruizione, per lo più consumistica e predatoria, del turismo di massa, e per ritrovare la propria funzione formativa, culturale ed educativa.
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