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I Dirigenti Scolastici della Provincia di Firenze impongono il rispetto delle scuole autonome

Un Consigliere provinciale pretende di visitare le scuole a suo piacimento. I Dirigenti Scolastici si oppongono imponendo il rispetto dell’autonomia delle scuole

23/03/2007
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Il fatto è da raccontare e da conoscere. Nell’ambito di una iniziativa di partito un Consigliere provinciale della Provincia di Firenze comunica la sua visita alla scuola per un determinato giorno, senza concordare con il Dirigente Scolastico di un Istituto superiore.

Il Dirigente Scolastico cerca di concordare tempi e modalità della visita. Gli si risponde che il Consigliere può fare come vuole. La vicenda trova ampio spazio nella stampa locale. Il Consigliere provinciale, fra le polemiche, si presenta lo stesso a scuola e viene cortesemente ricevuto dal Dirigente Scolastico solo in Presidenza. Il Consigliere si dice insoddisfatto e promuove una interrogazione parlamentare. Il Presidente della provincia, neanche a dirlo, è pubblicamente dalla parte del Consigliere provinciale.
I Dirigenti Scolastici reagiscono e chiedono un incontro alla Provincia, che non viene loro concesso per ben due mesi: quando si sentono invitare per firmare una convenzione sulla manutenzione delle scuole rifiutano l'invito se prima non viene concesso l’incontro richiesto sul reciproco riconoscimento delle rispettive autonomie.

La Provincia, alla fine, elabora un protocollo sul corretto comportamento dei Consiglieri provinciali che vogliano visitare le scuole: essi possono farlo ma limitandosi agli aspetti di competenza, cioè all’utilizzo e allo stato di conservazione degli edifici di proprietà della provincia, e solo dopo averne concordato tempi e modalità con il Dirigente Scolastico

La situazione si risolve esattamente nei termini prospettati fin dal primo momento da parte dei Dirigenti Scolastici che mostrano di aver saputo tenere il punto su un fatto che riteniamo fondamentale: la scuola è un’autonomia funzionale riconosciuta dalla Costituzione, essa va perciò rispettata in quanto tale, altri soggetti devono dismettere un atteggiamento gerarchico e “padronale” che appartiene ormai al passato. Un bravo! ai Dirigenti Scolastici della Provincia di Firenze.

Di seguito il Protocollo di comportamento dei Consiglieri della Provincia di Firenze

Roma, 23 marzo 2007

Protocollo per l’accesso da parte dei consiglieri provinciali alle strutture scolastiche di pertinenza della Provincia

Visto l’art. 43 del Testo Unico Enti Locali (D.Lgs. 267/2000)
Vista l’art. 21 della L. 59/97 istitutiva dell’autonomia scolastica

Ritenuto che ogni consigliere provinciale sia legittimato ad effettuare, nell’esercizio delle proprie prerogative di mandato, visite istituzionali presso edifici scolastici provinciali (al fine di esaminare le situazioni di fatto rientranti nelle competenze della Provincia) senza interferire né con l’attività didattica, né con le competenze dell’Istituto e concordando l’accesso con il responsabile dell’istituto

Ribadito che ciascun sopralluogo deve limitarsi nell’accesso e nel contenuto alla verifica dell’attività svolta o delle attività da svolgersi da parte dell’Amministrazione Provinciale in merito alla manutenzione del singolo edificio scolastico, il quale si trovi nella proprietà o nella gestione o in diritto d’uso della Provincia, in quanto l’esercizio del mandato sussiste in quanto l’edificio stesso sia oggetto di specifiche competenze provinciali

Ritenuta essenziale la collaborazione tra le istituzioni

SI DECIDE

che la visita istituzionale, stabilita in un primo tempo da un consigliere provinciale con la Presidenza del Consiglio, possa, conseguentemente, avvenire solo a seguito di preventivo accordo, sui tempi e le modalità di svolgimento della visita, con il competente Dirigente Scolastico dell’Istituto.

Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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