L’autonomia differenziata è un pericolo, il 25 luglio volantinaggio a Firenze
Prosegue la nostra campagna informativa con distribuzione di materiale, in piazza Dalmazia dalle 10.
A cura della CdLM Firenze e FLC CGIL Firenze
A fronte di un dibattito politico particolarmente incandescente per la questione del cosiddetto Regionalismo Differenziato, la Camera del Lavoro Metropolitana e la FLC CGIL di Firenze esprimono grande preoccupazione, sia per la mancanza di chiarezza rispetto ai contenuti trattati dal Governo con Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, sia in riferimento ai reali obiettivi che le stesse Regioni intendono perseguire.
L’attribuzione alle Regioni di nuovi poteri e competenze, sulla base di intese sottoscritte dalle regioni interessate direttamente con il Governo centrale, non possono restare oggetto di discussioni ristrette e tutte interne alle dinamiche politiche, senza che l’opinione pubblica e il Parlamento vengano chiamati a partecipare al dibattito e alle scelte in materia. Proprio per tale motivo continua la nostra campagna informativa con distribuzione di materiale nei confronti di lavoratori pensionati e cittadini (giovedì 25 luglio volantinaggio in piazza Dalmazia dalle 10).
Tali intese riguarderebbero aspetti fondamentali della vita sociale e civile della nostra Repubblica: istruzione, sanità, ambiente, beni culturali… Crediamo che qualunque progetto tendente a mettere in discussione l’uniformità dei diritti sociali e civili in tutto il paese minerebbe alla radice l’unità dei principi fondamentali della Repubblica, basata sulla Costituzione, provocando maggiori e ancora più inaccettabili disuguaglianze. Di questo, i cittadini tutti devono essere messi adeguatamente a conoscenza.
Le polemiche interne alla maggioranza sono scoppiate in modo particolare dopo che, a quanto si è appreso dalla stampa, il sistema di istruzione statale sarebbe stato escluso dalle materie destinate all’autonomia regionale; in attesa di verificarne la veridicità, non si può che considerala una buona notizia in quanto la scuola è uno dei cardini su cui si reggono la coesione e l’unità di un paese intero.
I diritti civili e sociali e i servizi pubblici non possono essere variabili regionali.
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