Scuola del Popolo: alla riscoperta degli antichi mestieri di Catania
La Scuola del Popolo di Catania partirà dagli Antichi Mestieri.
La pandemia aveva bloccato le iniziative della Scuola del Popolo di Catania. Era marzo 2020 e tutto era pronto, ma il lockdown vanifica lo sforzo iniziale. Un'attività che comunque non si era fermata con varie attività on line, tutte di qualità e di successo. Lunedì 26 giugno però si è deciso di cambiare passo. Una partecipata riunione presso la Camera del Lavoro di Catania, con la presenza del segretario generale Carmelo De Caudo e coordinata da Rosaria Leonardi della segreteria confederale, ha deciso di investire ancora su questo progetto che punta a rilanciare un'immagine della Cgil più vicina al territorio e alle persone e che fa della solidarietà la sua cifra più evidente. Presenti le categorie della Flc con la sua Segretaria territoriale Cettina Brunetto e dello Spi Giuseppina Rotella. Presenti anche rappresentanti della Slc e della Flai territoriale, Claudio Longo' e Matteo Bellegoni della Flai Nazionale. L'illustrazione del progetto, che ovviamente rispetto al 2020 si è consolidato e rafforzato, è stata curata da Ivo Vacca nel suo ruolo di responsabile nazionale. Un concetto semplice: per rilanciare la Scuola del Popolo bisogna ripartire dalle radici della Cgil che si aggrappano a valori antichi ma attualissimi. Un'azione che analizza e individua nuovi campi di azione politica trascurati dai più, come la lotta alla solitudine e all'analfabetismo funzionale che limita la libertà e la dignità delle persone. Rilancia, inoltre, un'azione politica trasversale alle strutture e articolazioni della Cgil creando spazi e opportunità proponendo un nuovo modello di militanza. Proprio in quest'ottica di trasversalità Matteo Bellegoni della Flai ha illustrato il progetto Flainclude e ha proposto l'organizzazione di Punti di Accoglienza e Inclusione per i braccianti agricoli, come nuovi progetti nati dalla collaborazione tra la Flai e Flc nazionale. I presenti hanno condiviso le proposte e analizzato le opportunità di un nuovo modo di intendere il sindacato. Ma non ci è limitati alla discussione. Sono già pronte le programmazioni delle prime iniziative che puntano sulla valorizzazione della cultura popolare. Si partirà a settembre prossimo con una iniziativa duplice che proporrà uno studio dei "vecchi mestieri Catanesi". Sarà quindi la presentazione ufficiale della "nuova Scuola del popolo Catanese", che si proporrà anche nelle scuole primarie della provincia con questo lavoro. Si rafforzeranno le integrazioni e le collaborazioni con le altre associazioni sul territorio cercando di coordinare un nuovo movimento culturale perché "Nessuno resti indietro". Si comincerà a lavorare anche sui progetti Flainclude e sui Punti di Accoglienza e Inclusione con il coinvolgimento di tutte le categorie disponibili. Un programma ambizioso che non spaventa la Cgil di Catania.
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