SAVE THE DATE Sit in unitario FLC CGIL UIL Scuola SNALS Confals Gilda Unams 23 novembre ore 16.30 USR Piemonte
Una nota e un appello di Luisa Limone, Segretaria generale FLC CGIL Piemonte.
Nella Legge di Bilancio ora in discussione alla Camera non ci sono investimenti adeguati per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell Conoscenza, per aumentare gli organici della scuola, per stabilizzare e ridurre il precariato: si tratta di una scelta che sacrifica e umilia l'istruzione pubblica, il lavoro, la professionalità, i salari di chi lavora nel mondo della scuola. A fine dicembre solo in Piemonte migliaia di lavoratrici e lavoratori precari ATA perderanno il posto di lavoro perché la Legge di bilancio prevede la proroga dei " contratti Covid" solo per i docenti. Questo significa anche che, a pandemia in corso,le scuole resteranno senza garanzia adeguata di igiene, pulizia e sicurezza. Nessun provvedimento è previsto per porre fine alle classi pollaio, per dare soluzione al precariato. Persino quando si introducono nuove figure professionali lo si fa a organico invariato.
La Legge di Bilancio, ora in discussione alla Camera, è da cambiare, lo chiedono Cgil Cisl e Uil che a Torino saranno in piazza Castello a chiedere riforme e cambiamento per fisco, previdenza occupazione, istruzione, chiave di volta quest'ultima, in costanza colpevolmente posta all'ultimo posto da molta parte del mondo politico, per l'inclusione, l'uguaglianza vera, per il futuro. La legge di bilancio attuale mortifica le lavoratrici e i lavoratori della scuola, ignora il grande contributo al funzionamento della scuola, e dunque al Paese, durante il lockdown consegnando invece loro un trattamento economico irrisorio e gli aumenti più bassi di tutto il pubblico impiego anziché dare, come tante volte promesso, una retribuzione tabellare corrispondente, a pari professionalità, a quella media in Europa. Invece, in cambio, ai docenti si propone un salario conseguente alla variabilità premiale, deciso dalla dirigenza e misurato in base a criteri quali "la dedizione all'insegnamento", criteri non misurabili e seri che misconoscono e umiliano le professionalità dei docenti, allo stesso modo in cui, in altri passaggi, si disconosce e svaluta il ruolo del personale ATA.
Quante parole, quante promesse cariche di teoria si sono ricevute, fino a patti sottoscritti, firma in calce, come il Patto per la scuola. Passaggi disattesi, come se niente fosse.
Non investire sull'istruzione pubblica significa aprire la strada al privilegio, significa lasciare l'istruzione di qualità solo alle scuole private, togliere opportunità a chi ne ha di meno. Altro che scuola dell'inclusione.
Contano fatti, vale l'evidenza, la misura è colma. Continuiamo lo stato di agitazione della nostra categoria con FLC, UIL, SNALS, GILDA. Continuiamo a lottare.
Il presidio del 23 è concomitante in tutti gli USR del Paese all'incontro di raffreddamento per lo stato di agitazione a Roma. Un primo passo verso lo sciopero, comunque un passo fermo verso il cambiamento.
SAVE THE DATE Presidio 23 novembre ore 16.30 USR Piemonte c.so Vittorio Emanuele II 70 Torino con FLC CGIL, UIL Scuola, SNALS Confsal, GILDA Unams.
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