Piemonte. Il sindacato unitariamente sollecita una soluzione con l’organico di fatto
In un comunicato stampa i segretari regionali della scuola piemontese denunciano la persistente carenza di posti di fronte all’aumento degli alunni e alla richiesta di tempo scuola espressa dai genitori con le iscrizioni.
Comunicato stampa
Compromesso il regolare avvio dell’anno scolastico
In Piemonte negli ultimi anni sono stati costanti due fenomeni:
- la crescita continua del numero degli alunni nei vari gradi di istruzione
- la diminuzione delle dotazioni organiche docenti e ATA.
Quindi anche quest'anno l'impegno di garantire qualità e certezza alla scuola piemontese rischia di essere disatteso.
Abbiamo apprezzato la decisione della direzione regionale di rispettare le certificazioni degli alunni in situazione di handicaps e di concedere il numero necessario di insegnanti di sostegno, ma su tutto il resto dell'organico è davvero buio pesto.
Nonostante gli annunci del Governo di ripristino del tempo pieno e di investimento nella scuola, la realtà è che noi avremmo bisogno in Piemonte di 45 sezioni di scuola dell'infanzia che non ci sono e che forse non si riuscirà a confermare neppure tutto il tempo pieno e il tempo prolungato dello scorso anno, mentre nella sola città di Torino ci sono richieste di oltre 130 posti e 2000 famiglie non avranno la scuola che hanno chiesto.
La scuola piemontese, in questa situazione, non è in grado di progettare e di innovare, non può rispettare gli impegni interistituzionali volti a sviluppare l'offerta formativa ai quattordicenni, non riesce a rispondere alla crescente domanda di educazione degli adulti , né è all'integrazione degli alunni stranieri (nella città di Torino ad esempio esistono scuole con il 50/100 di alunni stranieri e i bambini figli di immigrati sono 1/4 dei nati in città).
La funzionalità delle istituzioni scolastiche, dall’accoglienza dei bambini e dei ragazzi, all'aiuto alla didattica, alle importanti funzioni gestionali e amministrative, è messa in crisi dalla marcatissima carenza di posti di personale ATA.
In questo quadro noi riteniamo inaccettabile doppiezza una politica che da un lato proclama di voler dare importanza all'istruzione e dall'altro, silenziosamente, continua a drenare risorse.
Se la situazione piemontese, in tempi certi, non avrà adeguate soluzioni, noi riteniamo che non sussistano le condizioni per un regolare avvio dell'anno scolastico e chiederemo ai lavoratori di assumere le opportune iniziative di lotta a partire dal primo giorno di scuola.
Torino, 11/07/2007
FLC Cgil Piemonte
CISL Scuola Piemonte
UIL Scuola Piemonte
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