Coordinamento precari FLC CGIL Piemonte: focus sulla condizione precaria
Contro il precariato e il lavoro fragile. La mobilitazione continua!
A cura della FLC CGIL Piemonte
Dall’informazione tecnica sui corsi abilitanti al dibattito sulla condizione precaria e sul sistema di reclutamento: l’Assemblea del Coordinamento precari FLC CGIL Piemonte, avviata con 215 partecipanti, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno di denuncia e di presa di posizione da parte del mondo dei precari della scuola piemontese per chiedere certezze e stabilizzazione per la comunità precaria della scuola che nella sola regione Piemonte conta, ad avvio anno scolastico oltre 15.500 insegnanti in stato di precarietà.
L’avvio dello stato di mobilitazione è stato assunto con un intento immediatamente successivo di presentazione di un Appello alla comunità educante e alla società civile con punti territoriali di raccolta firme, dimostrativa e pubblica, per sensibilizzare e rendere noto il continuo replicarsi della condizione precaria nella scuola, aggravata dal costo della vita in aumento, dall’aumento dei costi dei trasporti per raggiungere la sede di lavoro, spesso distante rispetto alla propria residenza d’origine e dalla questione abitativa che, specie nei grandi e medi centri, è divenuta un’allargata emergenza sociale parallela e parte di un aumento di condizioni di povertà via via più generalizzate e diffuse.
Docenti fuori sede, precari, giovani, studenti, lavoratrici e lavoratori in stato di fragilità economica si ritrovano costantemente esposti a una continua pressione economica e di incertezza esistenziale.
La presa in carico collettiva e politica della questione abitativa almeno, per frenare la sete di profitto di agenzie e piattaforme tramite prezzi calmierati e forme di canone equo e solidale può costituire un primo elemento di rivendicazione per la comunità precaria e fuori sede e in prospettiva per tutti coloro che stanno vivendo in una condizione crescente di povertà. Una rivendicazione che si accompagna alle parole d’ordine di questi mesi, di FLC CGIL e di CIGL, contro il lavoro povero e contro la precarietà affinché allo stesso lavoro vengano riconosciuti parità di diritti e di retribuzione e, in particolare nella scuola, per porre fine al reiterato uso di contratti a termine rispetto posti vacanti e disponibili. Chiarezza ed efficienza nelle procedure, l’eliminazione di disfunzioni ed errori di sistema cui si può trovare esposto qualsiasi lavoratore, a detrimento del diritto di giustizia di trattamento, sono un corollario non secondario delle richieste.
Dall’Ordine del giorno dell’assemblea: Stabilizzazioni e adeguate politiche di reclutamento sono le chiavi di accesso per garantire alle nostre allieve e ai nostri allievi una scuola inclusiva e di qualità.
A seguire, il testo completo e articolato dell’OdG elaborato dal Coordinamento Precari FLC CGIL Piemonte.
No al precariato, la mobilitazione continua!
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COORDINAMENTO PRECARI FLC CGIL PIEMONTE
ORDINE DEL GIORNO ASSEMBLEA 4 OTTOBRE 2023
Le lavoratrici e i lavoratori precari della FLC CGIL Piemonte, riuniti oggi 4 Ottobre 2023, dopo aver ascoltato e fatto propri gli interventi dell’Assemblea organizzata dal Coordinamento Precari FLC CGIL Piemonte, evidenziano una serie di questioni irrisolte relative al tema endemico della precarietà e del lavoro fragile, in vista della prossima mobilitazione nazionale del 7 ottobre a Roma.
Ribadiscono, come fatto nei precedenti incontri del coordinamento e in particolare in quello dello scorso maggio e in quello di luglio, prioritario l’avvio al più presto di misure a contrasto della precarietà e del lavoro fragile nella scuola e in ogni ambiente di lavoro. In un contesto di forte incertezza e impoverimento globale, dove l’erosione del potere d’acquisto è nettamente superiore agli adeguamenti di stipendio da poco introdotti, è doveroso chiedere certezze e stabilizzazione per la comunità precaria della scuola che nella sola regione Piemonte conta oltre 15.500 insegnanti in stato di precarietà.
A rendere maggiormente ostile la condizione di moltissime lavoratrici e lavoratori precari concorrono, al costo della vita sempre più alto, l’aumento dei costi dei trasporti per raggiungere la sede di lavoro, spesso distante rispetto ai luoghi dell’abitare, e l’ormai ingestibile questione abitativa che si abbatte nei grandi e medi centri.
La questione abitativa torna centrale come emergenza sociale, con gli affitti nelle città affidati ad agenzie o peggio a piattaforme di affitto a breve periodo che tendono a massimizzare i profitti rendendo oneroso e spesso inaccessibile il mercato delle locazioni, a chi non può avere un contratto a tempo indeterminato a garanzia. Incubo di molti giovani docenti sono piccole case da dover lasciare e caparre da recuperare, doppi affitti da corrispondere solo perché la lotteria delle GPS ha assegnato un posto a svariati chilometri di distanza rispetto a ciò che ci si aspettava. In un quadro talmente sconfortante, il semplice ritardo del pagamento del primo mese di contratto diventa un ostacolo insormontabile per docenti fuori sede e lavoratori in condizione di fragilità economica, costantemente esposti economicamente.
Le lavoratrici e i lavoratori chiedono canoni equi e solidali contro le logiche capitalistiche delle note piattaforme per affitti brevi che trasformano le nostre città in ostelli per i turisti ma non in ospitali abitazioni per la forza lavoro.
In particolare, le lavoratrici e i lavoratori precari del Coordinamento individuano i seguenti punti:
- Incapienza delle GPS rispetto ai posti disponibili, soprattutto per infanzia e primaria. Stessa condizione per il sostegno dove il numero di docenti specializzati è nettamente inferiore ai posti disponibili
- Ricorso alle mad in alcune province già nel mese di settembre e in maniera specifica alla secondaria di primo e secondo grado
- Necessità di intervenire aumentando il numero di posti per i bandi sia in scienze della formazione primaria che al TFA sostegno per tutti gli ordini e gradi. Costi insostenibili per i corsi di abilitazione/specializzazione che rendono questi percorsi classisti ed escludenti per molti.
- L’elevato numero di posti a supplenza genera come conseguenza che molti docenti siano attratti in Piemonte da fuori regione, acutizzando la questione abitativa, soprattutto nelle grandi città, dovuta al caro affitti e all’enorme difficoltà nel trovare immobili disponibili
- Una politica abitativa tutta a svantaggio di lavoratrici e lavoratori che non possono avere un contratto a tempo indeterminato come garanzia.
In tale quadro, noi lavoratrici e lavoratori precari intendiamo proseguire e rilanciare la nostra iniziativa di mobilitazione contro il lavoro precario, affinché allo stesso lavoro vengano riconosciuti parità di diritti e di retribuzione e per arginare il reiterato uso di contratti a termine su posti vacanti e disponibili.
Ci uniamo ad un primo bilancio sugli andamenti delle nomine GPS a.s. 2023/24 avviato dalla struttura nazionale, dove si evince che al netto dei miglioramenti apportati al sistema permangono non poche criticità come l’inserimento incompleto o errato dei posti da assegnare a supplenza e l’alto numero di cattedre attribuite a persone che nel frattempo sono entrate in ruolo; ciò ha comportato degli svantaggi per i docenti precari che si sono ritrovati saltati o hanno avuto assegnata una sede più sfavorevole di quella a cui avrebbero avuto diritto.
Non possiamo accettare che le carenze ancora presenti nelle procedure danneggino i lavoratori coinvolti. L’amministrazione per noi dovrà assumere l’obiettivo di efficientare l’inserimento dei posti e la gestione delle rinunce alle nomine da parte del personale di ruolo come prioritario, e rivalutare anche lo strumento del ripescaggio per convocare nei turni successivi i supplenti saltati a piè pari in quelli precedenti.
Anche quest’anno l’apertura delle scuole a settembre è stata garantita da docenti precari, che amano la scuola e la tutelano prestando servizio in cambio di incertezza.
Stabilizzazioni e adeguate politiche di reclutamento sono le chiavi di accesso per garantire alle nostre allieve e ai nostri allievi una scuola inclusiva e di qualità.
Per questi motivi le lavoratrici e i lavoratori precari del Piemonte oggi riuniti con il Coordinamento Precari FLC CGIL Piemonte continueranno a lottare per eliminare il precariato nella scuola e ogni forma di discriminazione. Avviano la mobilitazione dei precari della scuola - promuovono, a partire da questo OdG e dalle richieste in campo, un appello e una raccolta firme a sostegno rivolta alla cittadinanza.
Approvato con voto unanime
Torino, 4 ottobre 2023
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