Ufficio scolastico regionale del Lazio senza governo. A rischio le relazioni sindacali e il corretto avvio dell’anno scolastico
I sindacati scuola del Lazio denunciano la grave situazione determinatasi e sollecitano l’accelerazione delle procedure che presiedono alla copertura dell’incarico di governo della Direzione Scolastica Regionale.
SEGRETERIE REGIONALI DEL LAZIO
Le organizzazioni sindacali della scuola del Lazio denunciano la grave situazione di stallo in cui versa l’Ufficio Scolastico Regionale, a causa della mancata sostituzione del Direttore Generale uscente per collocamento a riposo.
È noto, e comunque facilmente comprensibile anche da parte di chi non conosca la delicata macchina organizzativa che presiede al funzionamento della scuola, che quello estivo è un periodo di grande impegno per la predisposizione di quanto necessario all’avvio del nuovo anno scolastico.
In una fase così impegnativa e di difficile equilibrio, la mancanza di capacità operativa che deriva dall’assenza del vertice amministrativo costituisce un ostacolo di prima grandezza nell’esecuzione di tutte le operazioni necessarie e un’ipoteca sul corretto avvio delle scuole in una delle regioni così importanti come il Lazio.
Le operazioni di assunzione in ruolo del personale docente in atto in questi giorni, con attività frenetica delle scuole polo e degli uffici scolastici provinciali, peraltro ridotti al lumicino dal punto di vista della dotazione organica, richiederebbero una regia unificante e una rapidità di decisione che, allo stato, non sono assicurati, in quanto l’U.S.R. è privo di un titolare effettivo, nel pieno dei suoi poteri.
Le stesse relazioni sindacali normativamente previste per lo svolgimento delle operazioni di assunzione in ruolo del personale scolastico e comunque sempre utili in una fase così importante per la vita delle scuole, sono rese impossibili per l’assenza del responsabile dell’Amministrazione a livello regionale.
Accade così, ad esempio, che nelle operazioni di stipula dei contratti a tempo indeterminato si torni indietro rispetto a decisioni assunte e condivise negli anni passati, come, ad esempio, quando si nega ai vincitori di più concorsi, entrati in turno di nomina per più di una graduatoria, di poter optare a favore della scelta che ritengono più idonea, una volta accettata la prima proposta. Ciò in spregio del fatto che la procedura concorsuale sia prevista dalla stessa Costituzione come metodo per assicurare l’imparzialità e il buon andamento dell’Amministrazione, nonché il riconoscimento del merito da parte dei vincitori, di cui, pure, si ama tanto blaterare in occasione di convegni e pubbliche manifestazioni. Non è difficile prevedere in ciò il presupposto del solito contenzioso che avvelena ormai da anni la vita della scuola.
Le Organizzazioni Sindacali della Scuola del Lazio denunciano la grave situazione determinatasi e sollecitano l’accelerazione delle procedure che presiedono alla copertura dell’incarico di governo della Direzione Scolastica Regionale.
Roma, 7 agosto 2019
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