Sospensione studente Ites Barozzi Modena, clima tossico e sempre più preoccupante
I sindacati chiedono incontro urgente all’ufficio scolastico regionale
La vicenda della sospensione del rappresentante degli studenti dell’Ites Barozzi di Modena sta assumendo ogni giorno di più una dimensione che si sarebbe dovuta e potuta evitare per tempo dando ascolto ai tanti che, sia prima del pronunciamento del Consiglio di Istituto sia subito dopo, a provvedimento non ancora notificato, si sono adoperati per chiedere di non comminare un provvedimento così grave, o di ritirarlo quando ancora si era in tempo per poterlo fare.
I particolari e gli elementi che emergono, le dichiarazioni e le prese di posizione definiscono infatti un quadro che, complicandosi sempre di più, alimenta tensioni e preoccupazioni all’interno di tutta la comunità del Barozzi: il personale, gli studenti, le famiglie.
Tra questi ci sembra di particolare gravità il fatto che la posizione – netta e chiarissima – del Consiglio di Classe, non sia tra gli elementi informativi a disposizione dell’Ufficio Scolastico Regionale, tanto che – come apprendiamo oggi dalla stampa – gli stessi componenti del Consiglio di Classe avrebbero chiesto di essere ricevuti dal Vice Direttore dell’USR dell’Emilia-Romagna.
Tutto ciò contribuisce ad alimentare un clima tossico, che non rende giustizia a quello che deve essere il ruolo della scuola: quello cioè di un ambiente sereno nel quale anche la critica e la dialettica non sono pretesto per assurde e spropositate sanzioni, ma occasione di confronto e di crescita.
Anche per tutti questi motivi, le Organizzazioni Sindacali, provinciali e regionali, Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals Confsal hanno richiesto nei giorni scorsi un incontro urgente al Vice Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale dott. Bruno Di Palma.
La richiesta di incontro è inoltre necessaria e urgente per la necessità di rappresentare quanto emerso nel corso dell’Assemblea dei docenti della scuola tenutasi lo scorso 5 febbraio ed è in relazione a quanto contenuto nell’Ordine del Giorno approvato all’unanimità dall’Assemblea stessa, con il quale si dà mandato ai sindacati di “operare ad ogni livello per rappresentare la grave situazione di forte tensione e il clima di disagio che da tempo coinvolge la scuola”.
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