Scuola. Un risultato importante sugli organici di fatto in Emilia Romagna
Comunicato unitario FLC Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola dell’Emilia Romagna
FLC Cgil - Cisl Scuola - Uil Scuola
Emilia Romagna
Un risultato importante sugli organici di fatto in Emilia Romagna
Si è conclusa, con gran ritardo, con l’incontro dello scorso lunedì 29 ottobre la definizione dell’organico di fatto nelle scuole dell’Emilia Romagna, per quanto riguarda il personale docente.
Le risposte coprono solo parzialmente le esigenze essenziali per garantire il funzionamento delle scuole, sia per le ore curriculari che per il sostegno, ma con l’assegnazione di 110 nuovi posti in O.F. vengono spazzate via definitivamente tutte le fantasiose ipotesi costruite nell’estate attorno alle richieste degli uffici scolastici della nostra regione.
Non ci sono stati rigonfiamenti artificiosi delle richieste d’organico, magari per fini politici, ma il tener conto, con estrema parsimonia, dell’aumento della popolazione scolastica.
I sindacati confederali del settore scuola dell’Emilia Romagna, vedono così confermate le loro previsioni per quello che riguarda le necessità d’organico della nostra regione e la nostra iniziativa per garantire la qualità della scuola nella nostra regione, trova un’importante risposta.
Va dato atto all’Ufficio Scolastico Regionale ed ai suoi dirigenti, della scelta coraggiosa, di non aver accettato la proposta originaria del ministero, di circa 50 posti, ma di avere insistito nel rappresentare le necessità espresse dai vari uffici provinciali.
Certo non si sono ottenuti, come era auspicabile, quei 134 posti richiesti, ma ci siamo andati molto vicino, anche per il costante impegno delle nostre organizzazioni.
Non possiamo però non rilevare che nella distribuzione ai diversi territori dei posti assegnati alla regione, fatta dall’USR, definita tendenzialmente proporzionale alle richieste fatte, le deviazioni dai valori fissati con questo metodo, risponde solo parzialmente a parametri oggettivi, e rischia inevitabilmente di provocare insoddisfazione in molti territori, anche perché, almeno in alcuni casi, le richieste erano sovradimensionate, in particolare per il sostegno, rispetto ai parametri utilizzati nella prima distribuzione dell’organico di fatto.
Anche per questo ribadiamo che gli organici nella scuola dovranno essere per il futuro definiti con parametri certi, in modo omogeneo nelle diverse regioni e legati in particolare alla popolazione scolastica, rendendo così trasparente anche la suddivisione complessiva dei posti all’interno della singola regione.
La questione organici non può considerarsi conclusa per il personale ATA, visto che la carenza di organico rende in qualche situazione (già denunciata) impossibile l’apertura di tutti i plessi.
Così come rimane irrisolta per molte scuole il problema dei debiti pregressi, che certamente non possono essere sanati con l’utilizzo dei fondi contrattuali per il personale, ma solo con un finanziamento straordinario da parte del ministero.
FLC CGIL - Paolo Tomasi
CISL Scuola - Lamberto Benini
UIL Scuola - Domenico Cassino
Bologna, 31 ottobre 2007
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