Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Il contributo dei sindacati scuola romagnoli
FLC CGIL, CISL e UIL Scuola Emilia Romagna, sulla giornata del 25 novembre.
A cura di FLC CGIL, CISL e UIL Scuola Emilia Romagna
Tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a progettare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno. Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, massacrate per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Le commemorazioni possono saldarsi alla prassi quotidiana sfruttando le valenze formative che un territorio offre e fornendo occasioni di riflessione e di assunzione di responsabilità. In questo senso il prossimo 25 novembre vorrà ricordare senza celebrare. Momento di un progetto ambizioso di educazione e rieducazione al rispetto e alla condivisione, per dire no alla violenza di genere in tutte le sue manifestazioni.
Perché celebrare senza costruire non ha alcun senso.
Il mondo della scuola è l'ambito fondamentale per promuovere una diversa cultura di genere che educhi al rispetto delle differenze, veicolo per la costruzione di una società plurale e di futuri rapporti sociali che garantiscano pari opportunità. Le Nazioni Unite ci dicono che nel mondo 7 donne su 10 subiscono violenza nel corso della vita, e 600 milioni di donne vivono in nazioni che non considerano questa violenza un reato. "Siamo di fronte a una violazione di diritti umani planetaria". In Italia l’Istat a Roma, 3 luglio 2013 riporta che 6.743.00 donne tra i 16 e i 70 anni sono state vittime di abusi fisici o sessuali. Un milione ha subito stupri o tentati stupri e Il 14,3 per cento delle donne italiane è stata vittima di violenza da parte del partner, ma solo il sette per cento lo ha denunciato.
L’Organizzazione nazionale sulla salute della donna, a proposito dei Femminicidi riferisce i seguenti dati: una donna uccisa ogni due giorni e mezzo, sessantacinque dall’inizio dell'anno alla fine di giugno. Nel mondo, dobbiamo creare una cultura del rispetto, occorrono cambiamenti culturali per smettere di guardare alle donne come ‘cittadine di seconda classe’. I diritti delle donne sono una responsabilità di tutto il genere umano; lottare contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un obbligo dell’umanità; il rafforzamento del potere di azione delle donne significa il progresso del mondo.
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