Vertenza scuola Campania: l'anno prossimo la scuola primaria funzionerà peggio e per un po' di tempo in meno
Nell'incontro del 9 marzo l'USR ha confermato ai sindacati regionali della scuola il taglio di 718 posti in organico nella sola scuola primaria
A fronte di circa 5000 alunni in meno, il taglio nella regione avrebbe dovuto essere di meno di 500 posti, ma nella foga l'Amministrazione ha tolto anche residui posti di organico funzionale. Fino all'ultimo il Dr Bottino non ha soddisfatto le richieste delle scuole di istituire nuove classi (costringendole a stravolgere i moduli), di non accorpare classi intermedie, e soprattutto, ossequioso della Circolare Ministeriale, non ha voluto autorizzare nuove classi di tempo pieno.
E così l'anno prossimo la scuola primaria della Campania funzionerà peggio e per un po' di tempo in meno. Rimedieranno a tale disagio i promotori di "scuole aperte il pomeriggio"? Finora essi, cioè Regione, Province e Comuni, Napoli in testa, sono rimasti silenziosi e del tutto indifferenti alla nostra vertenza per gli organici e la qualità della scuola pubblica in Campania.
Roma, 12 marzo 2007
La dichiarazione unitaria dei sindacati
FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA SNALS-CONFSAL E GILDA UNAMS
L’ipotesi di organico prospettata dall’Ufficio Scolastico Regionale non risponde a nessuno dei problemi e delle esigenze della scuola primaria della Campania. L’Amministrazione Scolastica conferma pedissequamente i tagli delle tabelle ministeriali, eludendo tutte le questioni che le OO.SS. avevano evidenziato nel documento del 7 marzo 2007 con il quale avevano aperto una specifica vertenza.
L’Amministrazione scolastica assiste senza battere ciglio all’impoverimento delle nostre scuole. Non si risponde alle richieste di nuovo tempo pieno.
Si eliminano tutte le possibilità di arricchimento dell’offerta formativa (progetti e contemporaneità dell’intervento didattico-educativo).
Da una parte non si autorizzano tutte le classi richieste dalle scuole e legittimate dalla normativa; dall’altra non si attiva un numero adeguato di posti per assicurare il tempo scuola minimo necessario, inducendo parecchie istituzioni scolastiche a stravolgere l’organizzazione modulare prevista dalla legge e dal Piano dell’Offerta Formativa a causa del numero insufficiente di docenti.
Le OO.SS. denunciano ai lavoratori della scuola, alle famiglie e alla opinione pubblica, lo stato di estremo disagio della scuola campana che si aggrava pesantemente per la cecità dell’amministrazione che taglia, appunto nella sola scuola primaria, 718 (settecentodiciotto!) posti.
Le OO.SS. rinnovano a gran voce la richiesta di intervento delle Istituzioni finora assenti e silenziose.
Napoli, 9 marzo 2007
Firmato
FLC Cgil Buccino
CISL Scuola Brancaccio
UIL Scuola Pascarella
Snals Margiotta
Gilda Unams Esposito
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