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Appello-Contributo degli insegnanti alla "Fabbrica del Programma" I nostri SI' e i nostri NO Noi insegnanti diciamo... NO alla scuola azienda classista e selettiva. SI' alla scuola...

27/04/2005
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Appello-Contributo degli insegnanti alla "Fabbrica del Programma"

I nostri SI' e i nostri NO

Noi insegnanti diciamo...

NO alla scuola azienda classista e selettiva.
SI' alla scuola motore di promozione sociale, spazio di democrazia e partecipazione, luogo di incontro di differenze.

NO ai finanziamenti statali alle scuole private.
SI' alla detraibilità delle spese per l'istruzione dalla denuncia dei redditi.

NO ai "tagli" della spesa scolastica.
SI' a consistenti investimenti per dotare tutte le scuole di laboratori, computers ed impianti sportivi.

NO alla scuola dell'apparenza, progettificio del "tutto culturale".
SI' alla scuola della sostanza, manifestazione di una progettualità orientata a migliorare le competenze in lettura, scrittura e conoscenze scientifiche, al recupero degli alunni svantaggiati, all'integrazione degli stranieri.

NO ad un astratto "diritto-dovere" all'istruzione.
SI' all' "obbligo scolastico" fino a 18 anni.

NO alla gerarchizzazione dei docenti, a pseudo-carriere e a differenze retributive.
SI' allo stipendio europeo per tutti.

NO ai carichi burocratici che sottraggono tempo ed energie ai compiti specifici dei docenti.
SI' all'aggiornamento disciplinare e metodologico-didattico.

NO alla logica del risparmio a scapito della didattica, come l'allontanamento dalle classi degli insegnanti in compresenza per utilizzarli nelle supplenze.
SI' alla didattica cooperativa e all'individualizzazione dei percorsi finalizzata al raggiungimento di obiettivi comuni alla classe, da attuare attraverso un impiego funzionale delle compresenze.

NO, soprattutto, a riforme imposte dall'alto.
SI' a provvedimenti graduali che vadano incontro alle esigenze più avvertite della scuola.

Perciò chiediamo...

ai partiti dell'Unione di esprimere una chiara, inequivocabile ed univoca posizione a favore dell'abrogazione della riforma Moratti e l'impegno a costruire un progetto per la scuola che sia graduale, democratico e condiviso.


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