Vicepresidi in cattedra Previsti altri 1.100 tagli

ROMA— Gli insegnanti ritenuti inidonei per motivi di salute diventeranno personale Ata (assistente tecnico o amministrativo) o, in caso di mancanza di posti, saranno assegnati ad un’altra amministrazione pubblica; ci saranno maxi-plessi scolastici con l’aggregazione di asili, elementari e medie; andranno persi un migliaio di posti da vicepreside; mentre il sostegno agli alunni disabili viene solo sfiorato dalla manovra: c’è la conferma del rapporto medio di un docente ogni due alunni disabili, ma si ammettono deroghe specifiche. Queste le novità nel decreto che riguardano l’istruzione. Gli insegnanti scartati alle prove mediche potranno rimanere nella scuola come amministrativi o tecnici a parità di stipendio. Il cambio di ruolo è comunque vincolato al piano di assunzioni, e se l’istanza da presentare all’Ufficio scolastico regionale non può essere accolta per carenza di posti disponibili è prevista «la mobilità intercompartimentale» nella pubblica amministrazione. Nell’articolo sulla «razionalizzazione della spesa» per l’organizzazione scolastica si sancisce anche il congelamento degli organici dall'anno scolastico 2012-13, al termine quindi dei previsti tagli triennali e a prescindere da eventuali aumenti degli alunni. Inoltre i vicepresidi delle scuole con meno di 55 classi (80 per i circoli didattici) dovranno tornare obbligatoriamente in cattedra: attualmente nella maggior parte dei 10.311 plessi i collaboratori del preside sono esonerati o semiesonerati dall’insegnamento. E al posto di questi docenti distaccati vengono nominati docenti a tempo determinato. Il risultato sarebbe il taglio di un migliaio di posti da vicepreside e da precari.

Melania Di Giacomo