Via l'Invalsi da tutti gli esami
DELEGHE/ Un documento aggiuntivo al diploma indicherà percorsi opzionali e alternanza
Dal prossimo anno le prove Invalsi non avranno valore ai fini degli esami di licenza media e di maturità e sarà dato minor valore ai voti riportati nel corso degli anni. Sono queste alcune delle novità più importanti dei nuovi esami conclusivo del I e del II ciclo. Le modifiche saranno introdotte dal governo tramite un decreto legislativo che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale intorno al 15 gennaio prossimi. Il provvedimento sarà adottato in attuazione di una delega contenuta nella legge 107/2015. E il ministero dell'istruzione ha informato i sindacati sulle novità in un contro che si è tenuto il 16 novembre scorso nella sede del dicastero guidato da Stefania Giannini. Ecco qualche dettaglio in più.
Esame nel primo ciclo
Le prove Invalsi non faranno più parte delle prove di esame, ma saranno comunque somministrate a fini statistici e costituiranno requisito di accesso per l'esame. I test saranno effettuati prima del termine dell'anno scolastico e verteranno su tre materie: italiano, matematica e inglese. Il punteggio conseguito sarà inserito nell'attestazione delle competenze.Le prove scritte e il colloquio rimarranno sostanzialmente identici, ma saranno collegate al profilo finale previsto dalle indicazioni nazionali. Il presidente della commissione sarà lo stesso dirigente scolastico preposto all'istituzione scolastica sede di esame. L'esito finale dell'esame sarà deliberato dalla commissione mediante l'attribuzione di una lettera da A ad E sulla base di criteri di correzione e linee guida nazionali. In pratica, le lettere sostituiranno i vecchi indicatori pre-riforma: ottimo, distinto, buono, sufficiente, mediocre e scarso. La media dei voti del secondo quadrimestre non avrà più valore ai fini del voto finale dell'esame.
Ammissione agli esami
Lo svolgimento delle attività di alternanza scuola-lavoro sarà requisito di ammissione all'esame e, in ogni caso, per essere ammesso agli esami, l'alunno dovrà avere almeno la media del 6. La partecipazione alle prove Invalsi sarà necessaria per essere ammessi, ma non farà parte dell'esame e non avrà valore per il voto finale. Le prove Invalsi saranno a carattere nazionale, di italiano, matematica e inglese. La prova sulla comprensione e uso della lingua inglese attesterà i livelli di apprendimento in coerenza con il quadro comune europeo di riferimento per le lingue.
Credito e punteggio finale
Il credito scolastico relativo al percorso di studi inciderà fino a un massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto anno, 15 per il quinto anno). Le 2 prove di esame fino a 20 punti ciascuna e il colloquio fino a 20 punti.
Commissione
La commissione continuerà ad essere costituita secondo le norme attuali, che non hanno subito alcuna modifica a seguito dell'avvento della legge 107/2015.
Prove di esame
La prima prova scritta nazionale accerterà la padronanza della lingua italiana. La seconda prova scritta nazionale verterà su una delle discipline caratterizzanti l'indirizzo di studi (per gli istituti professionali una parte della seconda prova sarà predisposta dalla commissione in coerenza con l'offerta formativa della scuola). Infine, il colloquio servirà ad accertare il conseguimento delle competenze relative al profilo dello studente e la capacità argomentativa e critica del candidato a partire da un testo o da un documento scelto tra le proposte elaborate dalla commissione e comprenderà l'esposizione delle attività svolte in alternanza.
I documenti finali
Il diploma finale recherà i risultati prove d'esame, i voti d'ammissione ed eventuali lacune riscontrate in sede di scrutinio per l'ammissione e gli esiti prove Invalsi Al diploma sarà allegato un documento con gli esiti prove Invalsi (in alternativa alla scelta di inserimento nel diploma), l'esito di eventuali percorsi opzionali, certificati di competenze rilasciati da aziende o enti in cui si è svolta l'alternanza scuola–lavoro) e altre certificazioni esterne conseguite dallo studente.