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Ventimila precari premono alle porte delle GAE

Ci sono 20.000 docenti che hanno il titolo legale per essere inseriti nelle Gae già da due anni. Eppure continuano ad esserne tagliati fuori. Sono i neo laureati (e i prossimi laureandi) in scienze della formazione primaria, destinati a diventare futuri insegnanti nella scuola primaria o dell’infanzia dei docenti abilitati ed abilitandi in strumento musicale e didattica della musica.

14/06/2011
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La Tecnica della Scuola

Silvana La Porta

 

Per loro il problema è stato rappresentato da un anno. Se si fossero immatricolati prima del 2008, infatti, sarebbero stati ripescati e inseriti nelle graduatorie un intervento legislativo targato Gelmini (articolo 5-bis della legge 30 ottobre 2008, n. 169). Ma dopo l’esclusione è stata automatica. Dunque che fine faranno i laureati e laureandi in Scienza delle formazione primaria e in Strumento musicale e didattica della Musica? Quali sbocchi lavorativi potranno avere nella scuola, se per loro le graduatorie sono chiuse?
Ecco perché a gran voce, questi giovani in cerca di occupazione, sostenuti a spada tratta dagli atenei, che temono di perdere iscritti e di vedere addirittura cancellati i corsi di laurea, stanno premendo affinché si garantisca loro l’inserimento.
 
E anche le forze politiche scendono in campo a loro favore. In una nota il deputato del Pd, Antonino Russo, componente della commissione cultura della Camera, afferma: “Sarebbe davvero grave se venissero confermate le notizie che trapelano in queste ore dal Miur: si vorrebbe infatti impedire, ancora una volta, l'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento dei docenti in possesso di laurea abilitante in scienza della formazione e dei docenti abilitati ed abilitandi in strumento musicale e didattica della musica”. 
“Se così fosse -continua Russo - oltre a ledere il diritto di 20.000 persone che hanno i titoli legali per stare nelle Gae, già da due anni, si esporrebbe l'amministrazione a nuovi contenziosi e ad una sicura soccombenza”. 
“Mi auguro – continua il deputato del Pd- che ci sia una responsabile e risoluta presa di posizione del ministro Gelmini e delle forze più sensibili della maggioranza parlamentare. Il Pd ha presentato un emendamento volto a risolvere questo problema, così come anche altre forze politiche di maggioranza. In commissione, in occasione delle audizioni, si è anche registrata una larga convergenza con le forze sociali, di categoria e sindacali rappresentanti i docenti. Mi chiedo  - conclude Russo - se nel nostro Paese si possa continuare a tollerare che a dettare legge sia qualche pessimo funzionario ministeriale, artefice degli enormi danni in materia di graduatorie provocati ai docenti ed allo Stato. Anche nel centrodestra, se la politica con la P maiuscola muove ancora qualche sentimento nobile, si abbia il coraggio di mostrare la dignità richiesta”. 20.000 precari bussano alla porta della scuola: gli verrà aperta o il loro corso di studi si è rivelato inutile?

 


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