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vari kataweb: Statali: chiarimento o sciopero

Ultimatum di Cgil, Cisl e Uil, forse lo stop a metà maggio «Ora deve essere Prodi a garantire i patti già sottoscritti»

17/04/2007
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Kataweb

ROMA. «E’ urgente un chiarimento politico da parte del presidente del consiglio, in assenza del quale riproclameremo lo sciopero generale nel pubblico impiego entro la metà di maggio». E’ l’ultimatum di Cgil, Cisl, e Uil, dopo che la scorsa settimana si è riacceso lo scontro con il governo, a pochi giorni dall’accordo raggiunto a palazzo Chigi sulle risorse per i contratti. In una conferenza stampa unitaria, alla presenza delle federazioni di categoria, i leader della Cgil, Guglielmo Epifani, della Cisl, Raffaele Bonanni, e il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani, hanno accusato l’Esecutivo di avere un atteggiamento contraddittorio perché la direttiva quadro per i contratti, che prevede una stretta sugli accordi integrativi, non rispetta i patti sottoscritti. I sindacati avvertono anche che saranno inevitabili ripercussioni sugli altri tavoli aperti a palazzo Chigi, se si protrarrà questa situazione di conflittualità sul pubblico impiego. «I tavoli - ha rilevato Epifani - sono vasi comunicanti, non può accadere che in uno si va d’amore e d’accordo, e nell’altro si è in presenza di uno sciopero». In attesa che il premier torni dal Giappone, rassicurazioni vengono dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano: «Saranno dati tutti i chiarimenti necessari - ha detto -, mi auguro che non ci sia nessuno sciopero». Tra le ipotesi, per ora non confermate, quella di un incontro oggi tra i sindacati e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Enrico Letta, e il ministro Luigi Nicolais. Ma, a questo punto, - per Cgil, Cisl e Uil - la palla passa a Prodi, perché il garante degli accordi non può che essere lui. «Il sindacato è stanco di balletti e docce scozzesi. Non c’è mai stato un momento così difficile nei rapporti con la politica neppure con il governo di centrodestra», ha detto Bonanni che ha giudicato «subdolo» il comportamento dell’Esecutivo, perché «alterna disponibilità con docce scozzesi».


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