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vari kataweb: «Scuole e sicurezza, basta con i tagli»

Il segretario Cgil Guglielmo Epifani annuncia: «Ho consegnato al presidente del Consiglio un documento sulla sicurezza edilizia scolastica, e ho chiesto al governo l’apertura di un tavolo formale sulla condizione della scuola in Italia».

25/11/2008
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Kataweb

LA TRAGEDIA DI RIVOLI. Il ministro Gelmini: «È un’emergenza nazionale, abbiamo già ripartito 300 milioni»
Opposizione all’attacco dopo l’uscita di Berlusconi «La morte di Vito non è stata una fatalità». Il Pdl replica

immagine('GONJPG/200811/BASSE/25_4_are_f1_86.jpg')ROMA

È scontro tra opposizione e maggioranza dopo il crollo che ha causato la morte dello studente Vito Scafidi di 17anni in un liceo a Rivoli (Torino). Al premier Silvio Berlusconi, Antonio Di Pietro replica che non si è trattato di «fatalità, ma di miopia politica»; e anche per il vicesegretario del Pd, Dario Franceschini «è sbagliato dire che è stata una fatalità: c’è una situazione gravissima dell’edilizia scolastica. Sarebbe sciocco dire che è colpa del governo, ma c’è una responsabilità politica, non su quell’incidente ma sul fatto di aver tagliato risorse alla scuola».

Dura la replica della maggioranza, che parla di «menzogne» e «vampirismo». Per il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, «non è vero che il decreto Gelmini ha tagliato i fondi per gli istituti scolastici. Anzi, l’articolo 7 bis del decreto già convertito in legge consente corsie preferenziali per l’edilizia scolastica e la sicurezza degli istituti».

Da Pierferdinando Casini, Udc, arriva invece un invito a essere «seri» e a rispettare il dolore: «È morto un ragazzo di 17 anni, e un altro rischia di rimanere paralizzato, e i politici si accapigliano». Questo, per Casini, «è un Paese destinato ad andare a fondo se continuiamo a litigare su tutto. Bisogna esser più seri, rispettare il dolore, fare un’anagrafe delle scuole e vedere cosa si può concretamente fare destinando fondi nella Finanziaria».

Intanto, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini - smentendo il suo premier - dice che il problema della sicurezza nelle scuole è «un’emergenza nazionale. Non abbiamo tagliato niente», sostiene. Per lei, «l’edilizia scolastica è tra le infrastrutture strategiche da finanziare con il Cipe. Segno che si era perfettamente consapevoli della situazione». Ci sono 300 milioni già ripartiti nel 2008 - sostiene - e altrettanti ce ne saranno nel 2009. E secondo il sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso, sono «9.000 le scuole in Italia che non sono state costruite con criteri anti-sismici», per le quali dunque «temiamo vulnerabilità in caso di scosse». Il segretario Cgil Guglielmo Epifani annuncia: «Ho consegnato al presidente del Consiglio un documento sulla sicurezza edilizia scolastica, e ho chiesto al governo l’apertura di un tavolo formale sulla condizione della scuola in Italia». Bertolaso riferirà oggi alla alla Camera.

E giusto ieri in un liceo classico di Roma, l’infisso di una finestra nell’aula della III C si è staccato ed è crollato finendo sui banchi e spaventando gli studenti.. Lunedì gli studenti del liceo Darwin torneranno a scuola, lontani dall’ex seminario dove stavano fino a sabato, ospiti di un edificio scolastico tra i più moderni a Rivoli, il Giulio Natta. Ma per gli amici di Vito, e per tanti altri ragazzi, la data più importante adesso è domani, giorno dei funerali di Vito Scafidi, che saranno celebrati a Pianezza, dove il liceale viveva con i genitori e la sorella. Oggi dalle 9 alle 17 sarà aperta la camera ardente all’obitorio dell’ospedale di Rivoli, e terranno un presidio in piazza Castello «per esprimere l’indignazione per i fatti accaduti, prevedibile conseguenza dei tagli». Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale ha proclamato il lutto scolastico in tutto il Piemonte e ha invitato a esporre bandiere a mezz’asta e a un minuto di silenzio per tutta la settimana. Fuori dalla scuola, messaggi d’addio mischiati a grida di rabbia, come quella già vista sullo striscione che apriva la fiaccolata di domenica pomeriggio a Rivoli, attaccato sul muro vicino al cancello: «Come possiamo crepare in fabbrica se ci ammazzate prima». Intanto, la Regione farà realizzare uno speciale check up di tutte le scuole. L’incarico sarà affidato al Politecnico di Torino; si prevede un costo di 5 milioni. «Situazioni come quella che ha provocato la tragedia di Rivoli», dice la presidente Mercedes Bresso, «possono essere scoperte solo utilizzando strumenti particolari. Molte scuole sono ospitate in edifici storici più volte ristrutturati. Negli anni possono essere stati fatti interventi rischiosi, non più visibili, dei quali si sono perse le tracce. Al Darwin nessuno immaginava che dietro ai soffitti ci fossero tubi di ghisa che nessuno ha mai rimosso». I pm Guariniello, Longo e Traverso - gli stessi del caso Thyssenkrupp - hanno affidato una consulenza a tre ingegneri del Politecnico. La controsoffittatura risale al 1970. Il tubo di ghisa, presente forse fin dalla seconda guerra mondiale, rimase al suo posto anche quando, negli anni Novanta, una ditta («il nome è nelle carte», dice un investigatore) rifece i bagni. L’autopsia ha accertato che Vito è morto per un violentissimo trauma alla testa. Dicono i tecnici che il controsoffitto si è rotto sopra di lui: pochi centimetri e si sarebbe salvato. La procura ha firmato il nulla osta per i funerali in sintonia con i desideri della mamma di Vito, che voleva riavere al più presto la salma di suo figlio «per rivestire il ragazzo a casa sua, non in una camera mortuaria». Sono stazionarie, le condizioni di Andrea Macrì, il ferito più grave. Buone le condizioni degli altri tre feriti


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