vari kataweb: Scuola, aumenta la busta paga degli insegnanti
L’accordo raggiunto, 140 euro di media in più, sarà sottoposto a referendum
Non tutti sono soddisfatti e i Cobas confermano lo sciopero generale del 9 novembre
ROMA. Busta paga più pesante per gli insegnanti: in media 140 euro in più al mese. Per i lavoratori Ata (ausiliari, tecnici, amministrativi) l’incremento è di 100 euro. Lo prevede l’intesa sul nuovo contratto raggiunta ieri mattina all’Aran e siglata dai sindacati di categoria Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola e Snals. Un contratto, che ora sarà sottoposto a referendum fra il milione 200mila lavoratori, e che, a regime, a partire dal 2008, costerà 2 miliardi e mezzo.
L’accordo introduce novità sugli incentivi. Gli insegnanti che svolgeranno attività didattiche aggiuntive riceveranno 35 euro l’ora, mentre per i corsi di recupero estivi per gli studenti che devono riparare i debiti formativi si arriverà a 50 euro l’ora. Il rinnovo, che è ritenuto il più consistente all’interno del comparto del pubblico impiego, riguarda per il piano normativo il quadriennio 2006-2009, mentre quello economico il biennio 2006-2007. Una volta firmato il contratto saranno liquidati ai lavoratori gli arretrati. Dell’intesa si dicono soddisfatti i sindacati di categoria e il ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, che ha parlato di «una inversione di tendenza» nella scuola e della «valorizzazione del fattore “P”, la professionalità». Positivo anche il giudizio dei presidi per quanto riguarda i 50 euro l’ora di incentivo. «Ci sono tutte le carte in regola - ha detto il presidente Giorgio Rembado - per far partire la prossima estate i corsi di recupero per sanare i debiti formativi». I Cobas criticano l’intesa e confermano lo sciopero generale del 9 novembre. Altri incentivi per i docenti arriveranno dalle stesse scuole sulla base di risorse aggiuntive e dei risultati ottenuti sull’apprendimento (questo sarà oggetto di un accordo integrativo). Saranno poi rafforzati i rapporti con le famiglie e saranno più qualificati i percorsi per persone con disabilità o per le scuole in aree a rischio o in ospedale. A riguardo, un’ordinanza creerà una sorta di nuovo organico di cui faranno parte docenti motivati e che escluderà i meri punteggi. Si prevedono inoltre ulteriori finanziamenti nel prossimo quinquennio (da fondi europei) per attività destinate alla didattica, alla valutazione e all’autovalutazione. Un capitolo dell’intesa riguarda la previdenza integrativa: si destinano risorse a favore del Tfr per favorire lo sviluppo della pensione integrativa. Il ministro Fioroni sottolinea che l’intesa «rilancia l’autonomia delle scuole, sburocratizza gli adempimenti, promuove la centralità del lavoro d’aula e della ricerca didattica ed educativa in classe rispetto ai progetti aggiuntivi. Uno strumento ulteriore per sostenere gli alunni che hanno bisogno di interventi personalizzati». Per Enrico Panini (Flc-Cgil), due i punti di riferimento dell’accordo: sostenere la qualità della scuola statale e il lavoro dei docenti e del personale Ata. «Ora - afferma - chiediamo che su un contratto che ha messo in campo scelte di qualità confluiscano ulteriori risorse a sostegno di scelte importanti e che vanno nella giusta direzione». Francesco Scrima (Cisl-scuola), sottolineando che i risultati ottenuti sono coerenti con le richieste avanzate dai sindacati, chiede al governo maggiori investimenti di risorse umane e finanziarie. Anche se questo è un buon contratto - dice Massimo Di Menna (Uil-scuola) - la scuola ha «il macigno della Finanziaria che non prevede nulla per i prossimi due anni». Ecco perché il sindacalista conferma la mobilitazione e le procedure per lo sciopero.