vari Kataweb: Il ministro: ecco come si diventerà insegnanti
Oggi le nuove regole, ma precari e studenti annunciano proteste in tutta Italia La Cgil: il Miur dà i posti senza criterio Subito il confronto
ROMA. Abolite le Scuole di specializzazione per l’insegnamento, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini illustrerà oggi a palazzo Chigi le nuove modalità per diventare insegnanti, mentre precari e sindacati continuano a protestare e la Rete degli studenti promette flash mob in tutta Italia al suono della prima campanella, il 13 settembre. Il regolamento sulla formazione iniziale dei docenti, passato anche per le commissioni parlamentari, non fa tabula rasa dell’esperienza delle Siss - che il ministro aveva definito «una fonte di precariato» - ma punta a «passare dal sapere al saper insegnare». Quattro le linee guida: nuovi criteri di assunzione, stop al precariato, tirocini che saranno svolti in scuole abilitate, più inglese e nuove tecnologie.
Ma alla vigilia dell’apertura dell’anno scolastico, il fronte della contestazione contro i tagli (25mila insegnanti e 15 mila Ata) si allarga. Ieri, a Caltanissetta, la polizia è intervenuta per riportare la calma di fronte all’istituto alberghiero dove era esplosa la rabbia degli esclusi. «Subito il confronto sugli organici e sui criteri di assegnazione dei posti di lavoro» ha chiesto ieri il segretario della Flc Cgil, Domenico Pantaleo, in una lettera inviata al ministro, spiegando che senza convocazione dei sindacati «sarebbe palese il comportamento antisindacale». Secondo il sindacato, il Miur «distribuisce posti senza alcun criterio e d’accordo con qualche sindacato». A Mariastella Gelmini, attesa oggi a Bologna alla festa del Pdl, preparano «una calda accoglienza» i precari emiliani. «È certo che i precari che sono senza lavoro» ironizzano, «lo sono perché, nonostante gli avvertimenti del ministro, non hanno voluto né emigrare né diventare guide turistiche, ma piuttosto si sono intestarditi a pretendere che le promesse fatte da decenni e le energie spese in un lavoro in cui credono fossero rispettate».
Manifestazioni studentesche si annunciano di fronte al ministero, in viale Trastevere, lunedì prossimo, giorno in cui in molte regioni riprenderanno le lezioni: «Non daremo respiro al ministro Gelmini e alla sua opera distruttiva» assicura la Rete degli studenti, «saremo di fronte alle nostre scuole con caschetti gialli da lavoro per proteggerci dalle macerie che la Gelmini e Tremonti hanno causato». «Assedio» al ministero annuncia l’Unione degli studenti, che ieri ha aderito al presidio dei precari in piazza Montecitorio. Per l’ex ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni (Pd), la scuola rischia di tornare «a prima di Gentile»: «Che si vadano a togliere i meriti, ripristinando il termine “classe dirigente”, non come classe aperta a tutti, ma per ceto e reddito».