vari kataweb: «I numeri del ministro sono falsi»
Podda, il segretario della Cgil-statali contesta le cifre sugli aumenti di Padoa Schioppa
L’INTERVISTA «Conflitto duro continuando così»
ANTONELLA FANTÒ
ROMA. Si aprirà un conflitto durissimo tra pubblico impiego e governo se passeranno nella finanziaria le linee guida del Libro Verde del ministro dell’economia Tommaso Padoa- Schioppa nel quale si sostiene che le retribuzioni pubbliche negli ultimi cinque anni sono aumentate del 30 per cento, il doppio dell’inflazione. A che cosa prelude una accusa di questo tipo? Lo abbiamo chiesto a Carlo Podda, segretario generale della Cgil- statali.
«Sono cifre assolutamente contestabili».
Sì, ma perchè il ministro dell’Economia se la prende con il pubblico impiego?
«Semplice: perché non vuole stanziare un euro per il rinnovo contrattuale che è in scadenza a dicembre di quest’anno. La finanziaria dovrebbe prevedere gli aumenti per il rinnovo del 2008-2009».
Come contesterete le cifre fornite dal ministro?
«Innanzitutto, mi sembra strano che il ministero che ha tre istituzioni di rilevazioni pubbliche nel settore del pubblico impiego, come l’Istat, l’Aran, e la Ragioneria generale dello Stato, sia ricorso ad uno istituto di ricerca privato come l’Usae...»
Ed entrando nel merito?
«Nel merito si confrontano cavoli con capre. Perchè nello studio stesso si dice che le medie sono da prendere con le molle. E, secondo me, per tre ragioni. La prima: non si può paragonare il sistema pubblico con l’industria, perchè la manovalanza generica nel pubblico è stata tutta appaltata. Mentre nel settore privato gli operai e i manovali sono ancora tanti. Quindi se un paragone si può fare è tra quadri e dirigenti dei due settori, visto che l’impiegato statale vince concorsi sulla base di qualifiche professionali. Negli avanzamenti di carriera non vengono tenuti in considerazione i due milioni della forze di polizia che hanno fatto un avanzamento di carriera per “progressione verticale” e i trecentomila infermieri che per legge dello Stato sono avanzati perchè hanno portato una laurea come è ora richiesto».
Le altre ragioni?
«Nel pubblico impiego il 95 per cento ha il contratto di secondo livello, mentre nell’industria solo il 25 per cento. Infine, è detto nello stesso Libro verde, a qualsiasi censimento “sfuggono le retribuzioni effettive del settore privato”, perchè come è noto l’imprenditore ha molti modi di dare incentivi»
Avete fatto voi un paragone tra i salari degli impiegati pubblici e i quadri del settore privato?
«Sì, e sono inferiori del 10 per cento quelle degli statali. Certo se il ministro accetta la media tra il salario del portantino e quello del diplomatico o del magistrato... Come sindacato rispondo degli stipendi di quelli contrattualizzati»
Quale personale rappresentate?
«Esattamente, un milione di lavoratori della scuola, seicentomila che lavorano nella sanità, seicentomila impiegati degli enti locali e duecentocinquantamila impiegati delle agenzie fiscali e dei ministeri. Se il governo vuole aumentare lo stipendio ai magistrati o ai diplomatici si assuma le sue responsabilità»
Secondo il sindacato le retribuzioni stanno nei tassi di inflazione?
«Sono un po’ al di sotto. Poi è la prima volta che sento affermare che i contratti scaduti svantaggano l’erario. Ma se nel DPEF c’è scritto che grazie ai ritardi nelle contrattazioni pubbliche era stato risparmiato un miliardo e 700 milioni di euro?»