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vari Kataweb-Firmato il contratto: in oltre un milione di buste paga 130 euro al mese in più

Cgil, Cisl e Uil soddisfatti, ma chiedono tempi veloci. Contrari invece i Cobas e i Cub che annunciano uno sciopero il 21 ottobre Scuola, arrivano gli aumenti e gli arretrati Firmato...

23/09/2005
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Kataweb

Cgil, Cisl e Uil soddisfatti, ma chiedono tempi veloci. Contrari invece i Cobas e i Cub che annunciano uno sciopero il 21 ottobre
Scuola, arrivano gli aumenti e gli arretrati
Firmato il contratto: in oltre un milione di buste paga 130 euro al mese in più


MILANO. Tra 70 e i 150 euro mensili: è quanto si troveranno immediamente in più in busta paga oltre un milione di dipendenti della scuola. Dopo un incontro fiume di 16 ore, si è chiusa mercoledì notte la trattativa aperta il 7 settembre per il rinnovo del contratto. L'accordo prevede un incremento medio mensile di 130 euro per i docenti con 1.600 euro di arretrati (per il 2004-2005) e di 100 euro con 1.200 di arretrati per tecnici, ausiliari e amministrativi.
I prossimi passaggi per il perfezionamento dell'intesa sono ora l'approvazione del consiglio dei Ministri e la registrazione della Corte dei Conti. L'ipotesi di contratto firmata tra Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e sindacati si riferisce al periodo 1° gennaio 2004 - 31 dicembre 2005 e interessa 817.330 insegnanti e 244.230 Ata ovvero ausiliari, tecnici e amministrativi.
Gli aumenti riguardano anche i precari che nel 2004-2005 hanno prestato o prestano ancora servizio. Inoltre ne beneficeranno i pensionati che hanno terminato il servizio dal 1° settembre 2004 al 1° settembre 2005. Confermata la decorrenza e la corresponsione degli arretrati da gennaio 2004 definita nell'accordo del 27 maggio: dovrebbero arrivare insieme agli aumenti per Natale.
Si tratta del primo contratto della tornata del secondo bienno e per l'Aran farà da apripista ad altre intese nel pubblico impiego. Soddisfatta il ministro Letizia Moratti per un accordo che "valorizza la professionalità" con stipendi che "si avvicinano consistentemente alla media europea". Ma il fronte sindacale si spacca: da una parte la soddisfazione di Cgil, Cisl, Uil, Snals-Confsal e Gilda; dall'altra il pollice verso di Cub e Cobas. Contento il segretario generale Cgil Epifani, "si è evitato il blocco contrattuale", ma i confederali non abbasseranno la guardia. "Dopo 21 mesi il governo è costretto ad arrendersi", dice Enrico Panini, segretario Flc-Cgil, "ora non inventi altre scuse, vogliamo gli aumenti già a dicembre". Anche Foccillo e Di Menna, Uil, avvertono: bisogna velocizzare le procedure e niente tagli altrimenti ci sarà "una reazione forte". E la Cisl annuncia che si batterà per tempi "tempestivi". Per Piero Bernocchi, leader dei Cobas, si tratta invece di "una misera elemosina", per la Cub-Scuola è un "contratto cannibale" e proclama lo sciopero nazionale il 21 ottobre. (m.v.)


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