vari kataweb: Decisivi curriculum e merito
Conteranno anche i risultati delle superiori e della maturità. Verifica sulla qualità atenei
Università. Nuovi punteggi per le facoltà a numero chiuso
ROMA. Sarà un 2007 da ricordare per la scuola e l’università italiane, un anno di «non riforma», in quanto non è stata varata alcuna legge che porta questo nome, ma un anno di «svolta» con un’insistente politica di ritorno alla serietà e all’eccellenza, dopo bullismo e scandali, una «svolta» fortemente voluta dai ministri Fioroni e Mussi. E la conferma è venuta ieri, all’ultimo consiglio dei Ministri dell’anno, che ha portato, tra l’altro, due nuove norme, una per l’accesso all’università (dopo il caso dei test truccati) e per l’orientamento, l’altra per la valutazione dell’eccellenza degli atenei.
In particolare, il ministro dell’Università e Ricerca, Mussi ha definito «molto significative le novità introdotte per rimodellare il sistema dell’istruzione in Italia». Il titolare della Pubblica Istruzione, da parte sua, ha parlato di «svolta» per un provvedimento che «si traduce così: ora pagherà il merito, non le furbizie, e chi studia e sgobba non resterà più fuori gioco per l’accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso. La maturità non sarà più solo un pezzo di carta ma una porta d’ingresso al proprio futuro e finalmente gli studi delle superiori avranno un loro peso specifico», avranno un valore fino a 25 punti, «mentre prima valevano zero».
Il provvedimento. I percorsi di orientamento per l’ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato entrano in vigore dall’anno accademico 2008/2009. I percorsi si inseriranno strutturalmente nell’ultimo anno di corso della scuola secondaria di secondo grado. Per monitorare le attività svolte in attuazione del decreto e i risultati ottenuti nasce una Commissione nazionale.
Punteggio. Per l’accesso ai corsi universitari a numero programmato, nel punteggio massimo di 105 punti, 80 saranno assegnati sulla base del risultato del test d’ingresso e 25 saranno dati agli studenti che avranno conseguito risultati di eccellenza a scuola: a tal fine contribuiranno la media complessiva, non inferiore a sette decimi, dei voti ottenuti negli scrutini finali di ciascuno degli ultimi tre anni di frequenza della scuola secondaria superiore e la valutazione finale conseguita nell’esame di Stato dal 20% degli studenti con la votazione più alta attribuita dalle singole commissioni, che comunque non deve essere inferiore a 80/100.
Percorsi di orientamento. Il decreto prevede la realizzazione di percorsi di orientamento. Per questo i docenti della scuola secondaria superiore possono essere coinvolti nella predisposizione dei test di accesso all’università, e le scuole possono organizzare percorsi di orientamento con professori universitari.
Mondo lavoro. E’ possibile, inoltre, fare ricorso a specifiche convenzioni aperte alla partecipazione di associazioni, imprese, rappresentanze del mondo del lavoro e delle professioni che intendono fornire il loro apporto con proprie risorse tecniche, umane e finanziarie.
Agenzia valutazione università. La seconda novità è costituita dall’agenzia che dovrà valutare l’eccellenza universitaria e i miglioramenti degli atenei. La valutazione servirà anche a prendere decisioni su finanziamenti mirati ai singoli istituti. Quindi stop a «finanziamenti a pioggia», ha spiegato il ministro Mussi secondo il quale la creazione dell’agenzia: «rappresenterà il cuore della governance universitaria». Entro la primavera questo organismo sarà a regime.
Concorsi professori. Mussi ha annunciato lo sblocco dei concorsi per i professori.
Assunzioni ricercatori. Prevista l’assunzione di 1.050 ricercatori alla quale seguirà un altro pacchetto di assunzioni (3.000) secondo regole «innovative» rispetto agli standard europei. «In 2-3 anni - ha concluso il ministro - si aprirà un capitolo nuovo nell’assetto del corpo docente».