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Vari-Berlusconi accusa poi l'opposizione di voler cancellare la riforma del mercato del lavoro e quella della scuola

Il premier nega il declino del Paese e promette un nuovo taglio delle tasse nel 2006 "Col 3% ci siamo impiccati" Berlusconi sollecita una riforma del Patto di stabilità ...

27/02/2005
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Il premier nega il declino del Paese e promette un nuovo taglio delle tasse nel 2006
"Col 3% ci siamo impiccati"
Berlusconi sollecita una riforma del Patto di stabilità


ROMA. Silvio Berlusconi replica con rabbia a chi presenta l'Italia come un paese in declino, "idea sponsorizzata dai giornali", dice. E invita tutti, a partire dagli imprenditori, a un maggior ottimismo: uno stato d'animo - chiarisce - che favorisce il raggiungimento dei traguardi più alti.
Il presidente del Consiglio parla a braccio al convegno sul "made in Italy" organizzato dall'Istituto del commercio estero (Ice), e fissa alcuni concetti: servono almeno dieci ininterrotti anni di governo per portare a termine il complesso pacchetto di riforme avviato nel 2001. Intanto, per favorire il rilancio dell'economia, è stata già avviata la riduzione della pressione fiscale che nel 2006 potrà consolidarsi con un ulteriore taglio pari ad un punto del pil, equivalente, all'incirca, a 12 miliardi di euro (24mila miliardi di vecchie lire).
Berlusconi accusa poi l'opposizione di voler cancellare la riforma del mercato del lavoro e quella della scuola e che, probabilmente, "aumenterà" le tasse invece di ridurle. Il premier attacca il centrosinistra anche per le critiche sull'antieuropeismo: critiche "infondate", chiarisce, rilanciate da "giornali ostili" al governo che dipingono una Italia "isolata" dal resto del Continente. Ma è vero il contrario, rimarca il presidente del Consiglio, dal momento che il presidente della Commissione Ue, Manuel Durao Barroso, era il candidato di Roma contro il candidato di Francia e Germania, il belga Guy Verhofstadt. In questo contesto, è conseguenziale per Berlusconi il riferimento al patto di stabilità che il premier si augura possa raggiungere una maggiore "elasticità" nell'applicazione. "Il 3% nel rapporto deficit-pil è un limite che ci siamo noi stessi dati, impiccandoci ad una corda che ci rende impossibile la competitività con gli altri paesi industrializzati fuori dall'Europa".
(a.g.)


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