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Valutazioni delle scuole. Via al Regolamento

Ciascuna scuola avrà una pagella consultabile dalle famiglie

09/03/2013
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Il Messaggero

ROMA Le pagelle anche per le scuole. Promosse o bocciate, e i genitori potranno scegliere di iscrivere i figli non pensando solo alla vicinanza da casa, ma anche ai loro risultati ottenuti. La rivoluzione è nel Regolamento per la valutazione che è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Dal prossimo anno scolastico tutti i dirigenti e i docenti dovranno abituarsi ad essere valutati per il lavoro che fanno con l’obiettivo di migliorare gli apprendimenti degli studenti e il funzionamento della scuola. Vere e proprie pagelle che saranno rese note a tutti, in maniera trasparente.
La valutazione delle scuole sarà articolata in tre livelli, un “Sistema”, come è scritto nel Regolamento, che porta l’Italia a livello di molti altri Paesi europei. Il cardine sarà costituito dall’Invalsi, l’istituto nazionale di valutazione, che già misura gli apprendimenti degli alunni con i test annuali. Per le scuole l’Invalsi dovrà definire i parametri di efficienza a cui presidi e insegnanti dovranno fare riferimento. Ciascun istituto sarà esaminato da nuclei di valutatori esterni. Ma prima ancora dovrà autovalutarsi per capire quali sono i propri punti di forza e di debolezza. Gli istituti dovranno anche mettere a punto dei piani strategici per innalzare le loro performance. Ad affiancare l’Invalsi ci sarà l’Indire (Istituto nazionale di documentazione e ricerca educativa) che dovrà sostenere i “processi di innovazione” delle scuole e la formazione degli insegnanti. Il terzo livello del Sistema sarà costituito dagli ispettori. Potranno “fare visita” a presidi e docenti per verificare il lavoro svolto. Ad indicare le priorità strategiche del Sistema di valutazione sarà il ministero ogni tre anni. L’approvazione del regolamento – come si legge nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi – «consente di rispondere anche agli impegni assunti nel 2011 dall’Italia con l’Unione europea, in vista della programmazione dei fondi strutturali 2014/2020». Un provvedimento che nei giorni scorsi aveva sollevato polemiche nel mondo della scuola. Mimmo Pantaleo, segretario della Flc Cgil: «Il Sistema nazionale di valutazione nazionale ci vuole eccome, ma non può essere il topolino velenoso partorito dal ministro Profumo». «Un colpo di mano» per il coordinatore della Gilda, Rino Di Meglio. Un «documento apprezzabile» invece per Francesco Scrima della Cisl scuola.
Alessia Camplone
 


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