Valutazione prof e scuole più “aperte”, ecco le priorità di Giannini
Pubblicati i 24 punti su cui punterà il ministro nel 2015: a partire dalla “valutazione come strumento di miglioramento della scuola e di valorizzazione degli insegnanti”.
Pubblicati i 24 punti su cui punterà il ministro nel 2015: a partire dalla “valutazione come strumento di miglioramento della scuola e di valorizzazione degli insegnanti”. C’è anche l’intento di aprire gli istituti “oltre l’orario delle lezioni, per lo sviluppo di progetti e per contrastare la dispersione scolastica”. Sul precariato: verrà ridotto drasticamente. Novità per l'Afam. Per gli alunni più competenze linguistiche, economiche e informatiche.
Il ministro Giannini pubblica le sue priorità politiche per il 2015. Lo fa attraverso un comunicato, nel quale annuncia che si tratta di 24 punti ben definiti. Tra questi, il responsabile del Miur ne indica alcuni, ritenuti evidentemente tra i più importanti: e dice che si “impegnerà nella promozione della valutazione come strumento di miglioramento della scuola e di valorizzazione degli insegnanti”. Si tratta di uno dei punti più caldi, oltre che contesi, di cui si parlerà sicuramente lunedì prossimo, 16 febbraio, nell’annunciato incontro con i sindacati.
Il titolare del dicastero di Viale Trastevere promette anche un “forte impegno a rendere la scuola sempre più “aperta”, anche oltre l’orario delle lezioni, per lo sviluppo di progetti e programmi dedicati e per contrastare la dispersione scolastica. Si punta poi ad una scuola digitale e dematerializzata, per semplificare i flussi di dati e promuovere nuove forme di insegnamento”.
Giannini annuncia che poi intenderà “promuovere e incentivare gli interventi in materia di edilizia scolastica, ridurre drasticamente il precariato fra i docenti e aumentare la formazione della classe insegnante, eliminare le 'molestie' burocratiche a cui sono sottoposti dirigenti scolastici e professori. E ancora, sostenere il percorso di internazionalizzazione degli atenei italiani e delle istituzioni dell'Alta formazione artistica musicale e coreutica (AFAM), sia dal punto di vista della mobilità degli studenti che di quella dei docenti. Rendere più agevole e appetibile l'accesso alla carriera accademica da parte dei giovani. Ripensare l'orientamento all'università e al mondo del lavoro. Migliorare la programmazione degli interventi nell'ambito della ricerca. Riaprire il confronto sul tema delle borse di studio universitarie”.
Sempre il ministro spiega che al centro dell'attività politica del 2015 vi sarà “anche il potenziamento delle competenze linguistiche, economiche e informatiche degli alunni e l'incremento del numero di studenti delle scuole secondarie che hanno accesso a percorsi di alternanza scuola-lavoro. Fra le priorità anche l’ottimizzazione degli spazi di autonomia degli istituti, attraverso l’attuazione dell’organico funzionale e l’incentivazione dell’utilizzo condiviso di risorse strumentali e umane tra reti di scuole”.
Tra gli obiettivi per il 2015 anche l'accelerazione della distribuzione delle risorse alle università su base meritocratica e il ricambio generazionale della classe docente. Le priorità del Miur proseguono con la riprogrammazione dell’orientamento universitario per assicurare un miglior collegamento tra mondo del lavoro e mondo accademico. Rendere più semplici le procedure di assegnazione delle risorse per la ricerca e quelle di programmazione, anche attraverso la creazione di Coordinamento Nazionale degli Enti pubblici di ricerca è un altro degli obiettivi indicati. Sempre nell’ambito della ricerca, verranno promosse politiche di mobilità dei ricercatori a tutti i livelli e, nell’ambito del quadro europeo, in linea con il programma “Horizon 2020”, saranno favoriti processi di apertura internazionale degli Enti pubblici di ricerca.
Gli istituti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica saranno non solo aiutati a migliorare i loro processi di internazionalizzazione, ma riformati nella struttura, con particolare riguardo all’offerta formativa e al reclutamento, e nella governance, per favorire un sistema di autonomia responsabile.