Uno "sciopero" per aiutare la scuola
Nel giorno della protesta un´ora di stipendio dei professori sarà versato nelle casse del liceo Einstein
Difendere l´articolo 18 salvaguardando il diritto allo studio dei ragazzi. Uno sciopero «alternativo», ma molto concreto. Un´ora di lavoro, nel giorno in cui la Fiom chiama in strada le tute blu, per garantire i libri o una gita agli studenti che hanno le famiglie in difficoltà. Genitori che non possono permettersi di sostenere, in tempi di crisi, quelli che sono diventati lussi.
Un piccolo gruzzolo, non una cifra astronomica, finito nelle casse del liceo scientifico, linguistico e delle scienze umane Albert Einstein, zona Barriera di Milano. In tutto 764 euro, frutto dell´adesione all´iniziativa di 38 lavoratori, tra docenti, impiegati, tecnici e ausiliari, tutti convinti che l´articolo 18 debba essere non solo salvato, ma esteso a tutte le categorie e a tutte le aziende in cui non si applica. Per rimarcarlo i professori e gli altri addetti dell´istituto hanno messo in gioco un´ora del loro stipendio per finanziare le spese del liceo per non mettere a rischio un altro importantissimo diritto sociale in pericolo, quello dello studio. «I soldi sono già stati versati e sono vincolati per questo uso - spiega il professore Giovanni Paiano - è stata un´iniziativa nata spontaneamente tra i colleghi dell´istituto, senza nessuna polemica con i sindacati. Pensiamo che molti diritti oggi siano in bilico. E bisogna fare qualche cosa».
Idea apprezzata dalla dirigente scolastica, Emanuela Ainardi, che ha saputo della donazione solo ieri. Pur non avendo la stessa posizione sull´articolo 18, ha annunciato ai 38 colleghi che fornirà un dettaglio di tutte le spese sostenute con i soldi versati.
(d.lon.)