Università, superborse e no tax area Gli studenti non credono al governo
Nuove indiscrezioni sul contenuto della legge di Stabilità ravvivano le polemiche
E’ bastato che si rilanciassero le indiscrezioni sulle misure che il governo ormai da prima dell’estate sta studiando per aiutare gli studenti universitari e per rilanciare le immatricolazioni perché scoppiasse la polemica. Le misure allo studio sarebbero di circa 500 milioni, due terzi per i 500 euro ai diciottenni (misura che faticosamente dovrebbe partire proprio in questi giorni dopo numerosi annunci e altrettanti rinvii dall’anno scorso) e il resto per rifinanziare il diritto allo studio con 50 milioni come quest’anno, 50 per le superborse per gli studenti con reddito basso e rendimento alto (10-12 mila euro all’anno di contributo) e 100 per creare una non tax area di cui non sono ancora noti i confini né i requisiti.
La protesta degli studenti
Insorgono le associazioni degli studenti, in prima fila Link: “Parlare di bonus da 500 euro, superborse e inventarsi criteri di merito aggiuntivi non solo è inutile per rispondere al problema del diritto allo studio, ma offensivo nei confronti di tutti coloro che in questi sono stati abbandonati dallo stato nell’affrontare il proprio percorso di formazione. Come è prassi di questo governo, invece di pensare a interventi strutturali e mirati per aiutare i soggetti più in difficoltà si propongono misure ideologiche e inefficienti, spot propagandistici e nomi altisonanti” dichiara Francesca Picci Coordinatrice Nazionale dell’Unione degli Studenti. Protesta anche il coordinamento degli studenti Link, per voce del suo portavoce Andrea Torti: «Se il governo vuole intervenire sul diritto allo studio e bloccare l’esodo dalle università, parta dal garantire la borsa di studio a tutti gli studenti che ne hanno diritto, cancellando la vergogna tutta italiana degli idonei non beneficiari, potenzi i servizi del diritto allo studio a partire dalle residenze universitarie e ne garantisca l’accesso a tutti gli studenti, esenti dalle tasse tutti gli studenti meno abbienti senza alcuna esclusione».
La contrazione delle borse
Gli studenti si aspettavano di più, molto di più e soprattutto misure per aiutare e sostenere i redditi più bassi. La nuova rideterminazione del’Isee dallo scorso anno, che comprende anche i beni immobili del nucleo familiare, aveva provocato una contrazione delle borse e del numero degli aventi diritto a misure di sostegno del reddito.