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UNIVERSITA': PROF. SENZA POSTO PROTESTANO DAVANTI A SENATO

CONTRO BLOCCO ASSUNZIONI; 650 VINCITORI CONCORSO IN ATTESA L'universita' pubblica italiana sta morendo. E' la denuncia del coordinamento dei professori idonei non strutturati (Copins), che rapprese...

01/07/2004
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CONTRO BLOCCO ASSUNZIONI; 650 VINCITORI CONCORSO IN ATTESA
L'universita' pubblica italiana sta morendo. E' la denuncia del coordinamento dei professori idonei non strutturati (Copins), che rappresenta oltre 650 vincitori di concorso a professore associato e ordinario, non ancora compresi nei ruoli del personale universitario, che ha organizzato oggi una manifestazione di protesta davanti al Senato.
A spiegare le ragioni del malcontento il rappresentante dei professori 'senza posto' del Copins, Piergiorgio Donatelli: ''Protestiamo - ha affermato - per il protrarsi di una esasperante situazione di disoccupazione, cui siamo confinati da due anni a causa del blocco delle assunzioni. Il blocco ci impedisce, infatti, di lavorare e ci costringe spesso a un forzato esilio all' estero per poter proseguire le nostre ricerche, peraltro internazionalmente apprezzate''.
Il ministro Moratti, denunciano inoltre i vincitori di concorso, ''a gennaio ha promesso che entro giugno questa situazione si sarebbe risolta: oggi, 1 luglio, non resta che chiedersi se fossero solo false promesse''. Il blocco delle assunzioni chiude dunque le porte in faccia
ai docenti vincitori di concorso, attualmente disoccupati e senza uno stipendio. Dal 2002, hanno spiegato, il blocco ''ci impedisce di fatto di prendere servizio, costringendo molti di noi a cambiare mestiere. Inoltre - hanno sottolineato i docenti - la nostra assunzione, da un punto di vista meramente economico, e' infatti piu' costosa per gli atenei dell' avanzamento in carriera dei colleghi gia' strutturati nell' universita' e che hanno vinto come noi un concorso universitario''.
Il Copins, oltre la perdurare del blocco delle assunzioni, ha denunciato anche l'insufficienza degli ammortizzatori proposti dal governo per risolvere questa situazione, che paralizza la normale attivita' delle universita' pubbliche.
La richiesta del coordinamento e', dunque, di sbloccare le assunzioni pubbliche determinando la contestuale abolizione di qualunque criterio di discriminazione tra le universita', come ''l'artificiosa determinazione del rapporto studenti-docenti''.
''Abbiamo anche inviato una lettera al capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi - ha concluso Donatelli - ma non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta diretta''.

MORATTI, VALUTAZIONE CRUCIALE PER CARRIERA DOCENTI
Introdurre una carriera per i docenti, non ancorata soltanto ai crediti professionali e formativi ma anche alla valutazione dei singoli insegnanti e al ruolo da loro svolto per migliorare gli apprendimenti degli alunni: e' l'asse portante del modello che il ministero dell'Istruzione, lavorando assieme ai sindacati, intende mettere a punto per ridisegnare il profilo professionale docente.
Ne ha parlato il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti nel suo intervento alla presentazione del Quaderno Treellle ''Quali insegnanti per la scuola dell'autonomia''.
L'opportunita' di procedere in questo senso - ha ricordato il ministro - e' emersa dai lavori della commissione mista Ministero-Aran-sindacati insediata proprio per predisporre ipotesi di meccanismi di carriera.
''Si potrebbe avviare una sperimentazione - ha detto il ministro - a partire da un ristretto numero di situazioni territoriali in cui sia consolidata una cultura e una pratica di valutazione. Da qui si potrebbe poi partire per una generalizzazione delle procedure''. Moratti si e' detta piu' ottimista di Treellle sul fronte della valutazione anche alla luce dei risultati della verifica sui livelli di apprendimento degli studenti avviata su base volontaria tre anni fa. ''L'operazione - ha osservato il ministro - ha raccolto consensi crescenti tra le scuole: 2.800 adesioni il primo anno, 7.000 il secondo, 9.800 il terzo. E nel prossimo anno scolastico, con l'ok al decreto sull'Invalsi, sara' obbligatoria in tutte le scuole. Sul tema della valutazione - ha concluso il ministro - si gioca la qualita' della scuola, del presente e del futuro''. Strettamente legata alla valutazione e' la formazione degli insegnanti. A questo proposito il ministro ha detto che il decreto che affronta questa questione (in applicazione della riforma) e' in avanzata fase di preparazione.
''La formazione continua dei docenti puo' essere il volano per una scuola che sia in grado di assolvere a un ruolo attivo nella societa' civile'' ha detto il ministro ricordando che sono previste l'istituzione e l'organizzazione, all'interno delle universita', di centri di eccellenza per la formazione permanente degli 'insegnanti interessati ad assumere funzioni di supporto, di tutorato e di coordinamento dell'attivita' educativa, didattica e gestionale delle istituzioni scolastiche e formative'. Moratti ha quindi sottolineato come l'attuale sistema di reclutamento vada superato anche per risolvere il problema annoso, decennale dei precari (''stiamo cercando di risolvere la questione delle graduatorie''). ''La legge 53 - ha ricordato - prevede che gli insegnanti abbiano una laurea triennale piu' un biennio specialistico piu' un tirocinio nelle scuole con valutazione da parte di queste. Alla fine di questo percorso arriva l'abilitazione''.
Infine, il ministro ha tenuto a sottolineare come l'attuale Governo abbia avviato un percorso (riconduzione delle cattedre a 18 ore, organico funzionale nelle scuole secondarie) che ha gia' consentito di risparmiare 676 milioni di euro che verranno destinati alla valorizzazione della professionalita' docente.

MORATTI,1 ANNO IN PIU' SIGNIFICA 1 PUNTO IN PIU' PIL
L'innalzamento di un anno della frequenza scolastica significa l'innalzamento di un punto di Pil. Lo ha ricordato il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti citando indagini europee che hanno dimostrato cio'.
''Su un buon sistema di scuola - ha affermato il ministro nel suo intervento alla presentazione del quaderno Treellle sugli insegnanti - si gioca percio' il benessere e lo sviluppo del Paese. La societa' in cui viviamo, tecnologicamente avanzata, aperta a continui cambiamenti, caratterizzata dalla crescita accelerata delle conoscenze, per essere competitiva in un contesto di globalizzazione - ha aggiunto - deve porre tra le sue priorita' l'investimento nell'istruzione e nella formazione. Oggi l'istruzione - ha concluso Moratti - non solo e' strumento di crescita umana, civile e culturale, ma anche fattore complessivo di espansione delle capacita' produttive e di orientamento e riorientamento delle strategie del lavoro e dell'occupazione, nonche' una risorsa per elevare la qualita' della vita e il benessere del Paese''.


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