Università, in arrivo i pre-test di primavera

L’ANNUNCIO
ROMA Rivoluzione morbida. L’anticipo a fine luglio dei test per l’accesso alle facoltà a numero chiuso aveva suscitato molte polemiche fra gli studenti perché troppo a ridosso con gli esami di maturità. Per rendere meno traumatico questo impatto ora il ministro Francesco Profumo si è impegnato a far predisporre dei pre-test che permetteranno agli studenti di familiarizzare con i quiz e allo stesso tempo cercheranno di neutralizzare il rischio di abbandono degli studi. L’annuncio è arrivato ieri. A farlo lo stesso Profumo. Le aspiranti matricole saranno chiamate ad affrontare il pre-test di attitudine in primavera. Non sarà vincolante, ma permetterà di verificare la predisposizione o meno per il corso di studi prescelto.
I SIMULATORI
In realtà già molte Facoltà, nella loro autonomia, da tempo utilizzano questi pre-test per i propri alunni. Ma è la prima volta che la nuova modalità verrà disciplinata per tutti. Oltre al pre-test attitudinale il ministro prevede anche di distribuire agli studenti dei simulatori per esercitarsi ad affrontare la prova per l’accesso alle Facoltà a numero programmato. Una prova che continua comunque a sollevare polemiche degli studenti dopo la decisione dei giorni scorsi. E ieri lo stesso Profumo è tornato a difendere la sua scelta: «Le graduatorie – ha spiegato - per essere consolidate necessitano di almeno due mesi. Con i test a metà settembre si arrivava spesso a metà dicembre senza avere ancora graduatorie consolidate con gravi disservizi per gli studenti dal momento che le lezioni cominciavano, invece, a ottobre». Ieri il ministro ha anche reso noto come saranno svolti i quiz per accedere alle Facoltà a numero chiuso. Per Medicina verteranno su cinque argomenti: cultura generale, matematica, fisica, chimica e biologia. «E le domande – ha precisato - terranno conto dei programmi scolastici studiati alle superiori». In altre parole la preparazione per la maturità coinciderà con quella per sostenere i test.
CONTRATTO CON GLI STUDENTI
Riguardo al decreto sul diritto allo studio che pure sta suscitando tante polemiche tra gli studenti il ministro garantisce che andrà in porto prima della fine della legislatura. «L’obiettivo è quello di fare un contratto con gli universitari. Se qualcuno vuole far arenare questo provvedimento significa che non crede al diritto allo studio».
Chi invece sperava in una proroga per le iscrizioni al nuovo anno scolastico resterà deluso. Entro il 28 febbraio i genitori dovranno scegliere la scuola per i propri figli. Da quest’anno è obbligatorio farlo on line per gli alunni delle prime classi delle elementari, delle medie e delle superiori. E non ci sarà nessuna proroga come ha fatto sapere il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo.
L’ipotesi di una proroga della scadenza per le iscrizioni è circolata in questi giorni per via delle difficoltà incontrate dai genitori con la nuova modalità web. In alcuni regioni, soprattutto al sud, i dati di invio delle domande sono ancora attorno al 50% a distanza di un mese dall’avvio della nuova modalità on line.
Alessia Camplone