Università: entro giugno nuove regole per l’abilitazione della docenza
Dovrebbero entrare in vigore già dalla terza tornata, prevista per la fine del 2014
Entro giugno arriveranno le nuove regole per l’Abilitazione scientifica nazionale (Asn), la «porta» di accesso alla docenza universitaria. Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, sta lavorando con le forze della maggioranza per introdurre procedure più snelle già dalla terza tornata dell’abilitazione, prevista per la fine di quest’anno. Nello stesso tempo è prevista una proroga dei lavori delle attuali commissioni per tutelare i candidati della seconda tornata dell’Asn.
«Lavori troppo lunghi»
Il sistema dei concorsi universitari è stato modificato a partire dalla legge 240 del 2010, la riforma dell’università, che ha introdotto l’abilitazione nazionale come titolo necessario per l’accesso all’insegnamento negli atenei. La nuova procedura è stata sperimentata per la prima volta nel 2012. «Le prime due tornate hanno evidenziato - spiega il ministero in una nota - i limiti dell’abilitazione: tempi contingentati e regole complicate che hanno richiesto diverse proroghe e prodotto, alla fine, un numero particolarmente rilevante di ricorsi. I lavori si sono prolungati a scapito di quei meritevoli che aspettavano da tempo di poter fare il loro ingresso nella docenza universitaria». Per questo si cambia. Il ministro aveva annunciato già qualche settimana fa l’intenzione di mettere mano alla materia anticipando i suoi orientamenti. Abilitazione a «sportello» (le commissioni sono in seduta permanente e si aprono periodicamente le domande da parte dei candidati), allungamento della validità della stessa, revisione dei parametri di valutazione e della composizione delle commissioni, maggiore differenziazione nelle modalità di valutazione tra settori bibliometrici e non bibliometrici: sono alcuni degli aspetti su cui il Ministro sta lavorando, «tenendo conto delle riflessioni emerse nel corso dei lavori delle competenti Commissioni parlamentari e su cui aprirà presto - assicura il ministero - il confronto nel Governo e nella maggioranza, con l’obiettivo di un intervento in tempi molto stretti, entro la metà di giugno.
184 commissioni, 16 mila candidati
Lo stesso intervento consentirà, a tutela dei 16.000 candidati della seconda tornata dell’Asn, una proroga dei lavori delle attuali 184 commissioni. «Senza la proroga - spiegano dal Miur - andrebbero sostituiti tutti i commissari con conseguenti ulteriori ritardi nella conclusione dei lavori e il rischio di perdere quanto fatto sino a ora». Garanzia della conclusione dei lavori della seconda tornata dell’Asn, quindi, ma nello stesso tempo apertura «della fase di cambiamento necessaria per consentire alle università di poter assumere nuove leve nei prossimi anni attraverso procedure meno complesse e più rapide».