Università, al via al ministero la valutazione delle ricerche
Sotto "esame" 214mila lavori prodotti in 67 atenei pubblici, 28 privati e 36 enti. I migliori dal 2013 riceveranno più finanziamenti. Nel progetto investiti oltre 10 milioni di euro
di CORRADO ZUNINO
ROMA - Prende corpo la grande valutazione dell'università italiana, della sua ricerca. Da oggi, meglio, dallo scorso 7 novembre, e fino al giugno 2013 quattordici presidenti dei gruppi di valutazione (sono le aree culturali), "tutti di levatura internazionale", giudicheranno 214 mila prodotti della ricerca italiana certificandone la qualità e arriveranno a offrire un giudizio sui lavori di 67 università pubbliche, 28 private e 36 enti di ricerca. Chi uscirà con i voti più alti, in futuro sarà meglio finanziato. Il 20 per cento dei fondi degli atenei dal 2013 sarà scelto in base alle valutazione dell'Anvur, l'Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca.
A dare il termometro della qualità saranno i prodotti della ricerca provenienti da 60 mila fra docenti universitari, ricercatori e tecnologi. Il lavoro, ha detto il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, permetterà "di premiare il merito e facilitare un processo virtuoso di perseguimento della qualità". E consentirà di fotografare lo stato dell'arte della ricerca scientifica italiana. "Dopo otto anni e dopo le esperienze fruttuose di Inghilterra e Francia, riparte la valutazione dei prodotti della ricerca". La precedente valutazione risale al triennio 2001-2003 ed era stata realizzata su 18 mila lavori.
L'intera operazione 2011-2013, iniziata sotto il ministero Gelmini e annunciata ieri, avrà un costo di 10,5 milioni di euro. "Abbiamo risparmiato sui costi dimezzando i compensi degli esperti e cercando di limitare al minimo le spese di missione", ha assicurato il ministro. "Il nostro Paese ha energia, capacità e personalità con pochi eguali. Ci manca l'aggregazione del Progetto paese, questo progetto può aiutare".