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Uniutà-Lettere.LA religione cattolica a scuola

La religione cattolica a scuola Carla Fenoglio Voglio ringraziare don Mazzi per le parole che ha scritto sull'Unità del 1 giugno a proposito della religione cattolica. Sono uno di quei genitori che...

03/06/2004
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l'Unità

La religione cattolica a scuola
Carla Fenoglio
Voglio ringraziare don Mazzi per le parole che ha scritto sull'Unità del 1 giugno a proposito della religione cattolica. Sono uno di quei genitori che ha vissuto "con un senso di angoscia la scelta di avvalersi o non avvalersi" dell'insegnamento della religione cattolica a scuola per i figli. Io e mio marito alla fine abbiamo scelto di non avvalerci di questo insegnamento, proprio in virtù di quell'ipocrisia che spesso conduce i genitori a fare una scelta per il sì. Devo anche dire che abbiamo anche deciso di non battezzare le nostre figlie perchè un domani fossero responsabili delle proprie scelte religiose. Dice don Mazzi ..."che ci vuole eroismo per non avvalersi...", forse non occorre eroismo, ma coerenza di comportamento sì, cosa che non sempre caratterizza i "cattolici" che per es si sposano in chiesa, ma poi si "avvalgono" delle leggi civili per separarsi... e magari risposarsi. Dice ancora don Mazzi "il bambino non battezzato è un diverso" forse, ma se qualcuno non inizia, sarà sempre così. E comunque le mie figlie non si sentono diverse. A conclusione di ciò vorrei dire che sono cresciuta in un ambiente cattolico, sono battezzata e cresimata, ma credo di essermi avvicinata molto di più al messaggio evangelico-cristiano da quando ho smesso di sottomettermi alle ritualità della Chiesa cattolica.

Non possiamo non dirci laici
Aurelio Penna
Presidente del Centro Culturale Protestante dell'Insubria
Eccellente "La religione è una cosa da insegnare?" (1/6/04), dove Enzo Mazzi ha centrato perfettamente le mille articolazioni del problema: è importante che un pensiero di questo genere sia ampiamente presente anche tra i cattolici. Stupisce che la C.E.I. - cui facevo credito di esperienza e avvedutezza - si sia lasciata trascinare in un'operazione del genere, nella vana illusione di recuperare un potere totalitario sulle coscienze che ha perso da un pezzo. Anch'io, ai miei tempi, ho seguito tutta la trafila di indottrinamento, dall'asilo alle superiori: alla fine però ho fatto una scelta di fede del tutto diversa.
Il fenomeno religioso si riconferma fondamentale per la società ed è essenziale conoscerlo: perciò sarebbe opportuno l'insegnamento della storia delle religioni e in particolare quello della Bibbia, radice delle grandi culture ebraica, cristiana e islamica. Però un insegnamento laico e pluralista, basato sul confronto dialettico e sul rispetto reciproco.
Non dimentichiamo, come diceva il grande teologo protestante Dietrich Bonhoeffer, che oggi finalmente viviamo in un "mondo adulto".
Perché dobbiamo avere paura?


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