Unità-Voci dal disastro Moratti

Voci dal disastro Moratti

Mia nipote, la dislessia
e l'ignoranza dei prof
Edoardo Ratto, Genova
Chi scrive è un nonno, un nonno che è molto preoccupato per l'avvenire della sua nipotina. Vi scrivo da Genova, Genova che in questo 2004 è all'insegna della cultura. Mia nipote ha dieci anni e dalla prima elementare ci siamo accorti che è dislessica, problema che ultimamente è molto frequente. Dopo averla portata dalla logopedista per la visita del caso mi sono adoperato per poterla fare seguire nei migliori dei modi. Prima mi sono rivolto alle strutture sanitarie ma i tempi di attesa erano interminabili, poi ho risolto il problema privatamente facendola seguire a casa, con costi non indifferenti. Mia figlia, la mamma della bimba è separata lavora partime, io sono impiegato comunale percui potete pensare quale sia il mio stipendio: mia moglie non lavora per via dell'epilessia. Grandi sacrifici per poter dare la tranquilità alla bimba e non farla sentire inferiore. Ma la signora Moratti sà che la maggior parte delle maestre dei professori non sono preparati ad affrontare la dislessia? Mi sono dovuto procurare i vari testi sulla dislessia, i vari metodi di insegnamento "che sono particolari", e portarli io stesso alla maestra la quale anche lei non era preparata ad affrontare tale problema. Piccolo appunto, grazie a mia nipote si sono accorti di altri bambini con lo stesso problema. E gli insegnante di sostegno dove sono?
Troppi allievi in classe
Laboratori vietati
Prof. Aniello Margiotta, Napoli
Gli alunni dell'istituto tecnico "F. Giordani" di Napoli, sezione Chimica, hanno inscenato ieri una protesta rifutandosi di entrare in classe e richiamando l'attenzione dei media cittadini su una situazione paradossale: la clase III risulta composta da 39 allievi, con la conseguenza dell'impossibilità di accedere ai laboratori. Lo sdoppiamento richiesto non è stato ancora accordato nonostante l'impegno del dirigente e dei genitori, nonché delle assicurazione giunte dalla direzione degli uffici scolastici regionali.
Non solo. Non è stato ancora nominato un docente di biologia sulla disciplina microbiologia, inserita nel IV anno in un corso sperimentale, istituito in virtù dell'autonomia didattica, di Chimica dell'Alimentazione, sperimentazione non concessa alla classe terza, a cause di un difetto di comunicazione dell'istituto alla direzione scolastica, con danno sia per la didattica che per le aspirazioni di alunni e genitori che vedevano nel nuovo percorso una risposta adeguata alla crisi dell'indirizzo chimico negli istituti tecnici.
Sul Portfolio
la Moratti ha copiato
Antonio Deiara, Sassari
Provate a indovinare l'origine della seguente citazione: "Profilo finale della personalità dell'alunno con particolare riguardo alla preparazione, alle attitudini ed alla formazione raggiunta". Propongo tre ipotesi di risposta: si tratta di un modello di Portfolio; è una voce estrapolata dalla Nuova Scheda di Valutazione; è la pagina 13 del Libretto Scolastico dell'alunno. Non ci crederete, ma il Portfolio è un plagio, innocente e in buona fede, di un documento che accompagnava l'alunno dalla prima elementare alla terza media negli anni Sessanta e Settanta. Tutti i quarantenni lo possono ricercare presso la propria ex Scuola Media o potrebbero averlo a casa, magari in soffitta.
Parliamo proprio del Libretto Scolastico dell'alunno, stampato dall'Istituto Poligrafico dello Stato. In conclusione, la Riforma Moratti ha copiato i Programmi da quelli del D.M. 9.2.1979 per la Scuola Media, da quelli del 1985 per le Elementari e da quelli del 1991 per la Materna; il Tutor sostituisce con poteri anticollegiali il vecchio Coordinatore del Consiglio di classe; il Portfolio, a parte il termine alla moda, provvede a riesumare il citato Libretto Scolastico dell'alunno. Sorge un dubbio: parliamo di Riforma o di Controriforma?

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