Unità-Vertenza scuola, i sindacati alle istituzioni:"Difendiamo insieme l'istruzione pubblica"
Vertenza scuola, i sindacati alle istituzioni:"Difendiamo insieme l'istruzione pubblica" >Alzano il tiro Cgil, Cisl e Uil. Sulla vertenza scuola l'obiettivo non è >più (o almeno non è solo) qu...
Vertenza scuola, i sindacati alle istituzioni:"Difendiamo insieme l'istruzione pubblica"
>Alzano il tiro Cgil, Cisl e Uil. Sulla vertenza scuola l'obiettivo non
è
>più (o almeno non è solo) quello di ottenere circa mille posti in deroga
>per il sostegno e il personale Ata, ma (anche) quello di aprire al più
presto
>un confronto con le istituzioni regionali. Lo scopo? "Costruire - si legge
>in un comunicato congiunto - una piattaforma rivendicativa di ampio respiro
>che sia parte integrante delle iniziative che le segreterie nazionali stanno
>predisponendo a sostegno della qualità della scuola pubblica". Dunque,
si
>tratta di una vera e propria svolta "politica", decisa ieri dopo l'ennesima
>fumata nera giunta dal tavolo di trattative aperto in prefettura con l'Ufficio
>scolastico regionale. Sul versante squisitamente sindacale, comunque, resta
>confermato lo sciopero di un'ora indetto per il 15 ottobre. Oltre a tutte
>le altre manifestazioni di protesta già programmate per i prossimi giorni.
>"La vertenza - spiega Franco Buccino, segretario regionale della Cgil Scuola
>- è iniziata con i posti di sostegno e quelli dei collaboratori scolastici
>e si è estesa, com'è naturale, alla qualità dell'offerta delle nostre scuole,
>la sicurezza, il precariato. Con l'applicazione della cosiddetta riforma
>Moratti, con la riduzione del tempo scuola e con attività facoltative,
noi
>che non abbiamo tempi pieni e tempi lunghi, siamo condannati a scuole più
>povere. Perciò - conclude Buccino - è fondamentale costruire una piattaforma
>rivendicativa con il contributo di tutti: le scuole, gli studenti, le isituzioni,
>le confederazioni sindacali".
>L'incontro di ieri mattina doveva servire a verificare la disponibilità
del
>direttore generale dell'Usr, Alberto Bottino, ad allargare ulteriormente
>gli organici per il sostegno e per gli Ata. Ma anche, e soprattutto, a
capire
>se e in che modo il ministro Moratti avesse accolto la richiesta di un
piano
>straordinario per la scuola campana, avanzata dagli stessi sindacati il
17
>settembre scorso. Sia nell'uno che nell'altro caso le risposte sono state
>giudicate poco convincenti. Anzi, a dire il vero, da Roma non è arrivato
>alcun segnale. "È giunto il momento - commenta Luigi Bifulco, segretario
>generale della Cisl Scuola - che i livelli istituzionali e le forze politiche
>della regione si facciano carico dei tanti, troppi problemi in cui versa
>il settore, ed intervengano in modo deciso nei confronti del governo per
>venire incontro alle esigenze più volte evidenziate. Dal rilancio e dalla
>salvaguardia dell'istruzione pubblica passa la strada primaria per assicurare
>alla Campania ed al Mezzogiorno un futuro di crescita e di sviluppo. Rispetto
>a questo importante obiettivo nessuno può tirarsi indietro".
>Insomma, la vertenza regionale sembra assumere sempre più le caratteristiche
>di una questione nazionale. Una fotografia implacabile degli effetti sull'istruzione
>pubblica della riforma Moratti. "L'inizio dell'anno scolastico - sottolineano
>i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil (Paolo Giugliano, Franco Buccino,
Pietro
>Cerrito, Luigi Bifulco, Fulvio Bartolo e Franco Pascarella) - sta mettendo
>ben in evidenza i problemi spesso drammatici che affrontano quotidianamente
>le scuole campane: alla carenza più volte denunciata di posti di sostegno
>e di posti di collaboratori scolastici si aggiungono l'annoso problema
della
>sicurezza, i tagli generalizzati degli organici, la riduzione delle supplenze.
>Proprio per questo l'applicazione della riforma rischia in Campania di
contribuire
>ad impoverire l'offerta formativa delle scuole pubbliche e a ridurre il
livello
>occupazionale nel settore attraverso la contrazione del tempo scuola e
l'opzionalità
>di molte attività". Proprio in questi giorni è in atto, a livello nazionale,
>un vivace dibattito sulla reale possibilità di applicare le indicazioni
della
>riforma voluta dal governo Berlusconi. Sulla figura del tutor, in particolare,
>la stessa Moratti ha assunto l'orientamento di ragionare in termini di
gradualità
>e sperimentalità, senza vincoli rigidi ma ponendo al centro le esigenze
formative
>degli alunni.
>
>Antonio Montanaro