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Unità: Università, passa la riforma «epocale» del ministro Gelmini

Il primo voto ieri al Senato. Novità sul reclutamento di professori e ricercatori Il governo esulta, per l’opposizione si tratta solo di tagli. Molti atenei rischiano la chiusura

30/07/2010
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l'Unità

Giuseppe Vittori

Via libera dall’aula del senato, in prima lettura, al ddl Gelmini di riforma dell’Università, che ora passa all’esame della Camera. Il ministro l’ha definita «epocale». Molte le nuove regole: dal reclutamento di professori e ricercatori ai mandati a tempo per i rettori. Il ministro Gelmini ha anche garantito, attraverso un ordine del giorno, che c’è l’impegno del governo a recuperare una parte del taglio di unmiliardo e 300 milioni della scorsa Finanziaria. In particolare, «40 milioni di euro per ripristinare gli scatti di stipendio ai ricercatori». «Sulle risorse all’Università per ora dal governo solo promesse e niente fatti. Lo ribadiamo: i tagli penalizzano soprattutto i giovani, gli studenti, i ricercatori, i giovani studiosi che restano esclusi dalla possibilità di carriera accademica» ha detto la senatrice Vittoria Franco del Pd. Ecco una sintesi delle principali novità.

Rettori a tempo (massimo 8 anni) - I «magnifici» potranno restare in carica al massimo 8 anni. Sono possibili due incarichi consecutivi da4 anni ciascuno. La normaè applicata dall’entrata in vigore della legge. I rettori già al secondo mandato, quindi, non potranno ricandidarsi.

Sfiducia rettori - Rettori sotto controllo: i capi di ateneo inadeguati, in futuro, potranno incorrere in una mozione di sfiducia da parte del senato accademico. chi ha amministrato male potrà essere messo da parte, dunque. Ma ai senatori accademici servirà comunque una maggioranza qualificata (3/4 dei membri) per poter proporre la mozione al corpo elettorale.

Ricercatori a tempo - Riforma del reclutamento con l’introduzione del sistema di «tenure-track»: nuovi contratti a tempo determinato (minimo 3 massimo 5 anni) seguiti da contratti triennali «tenure- track», al termine dei quali se il ricercatore sarà ritenuto valido dall'ateneo sarà confermato a tempo indeterminato come associato. in caso contrario terminerà il rapporto con l'università. si abbassa, quindi, l’età in cui si può cercare di entrare in ruolo, da 36 a 30 anni, e sale anche il primo stipendio da 1.300 a 2.000 euro.

Semplificazione e accorpamenti - Facoltà e dipartimenti dovranno essere semplificati: le prime potranno essere al massimo 12 negli atenei. per evitare sdoppiamenti gli atenei vicini possono federarsi o fondersi. Cda, salta obbligo 40% esterni - i cda non dovranno più avere obbligatoriamente il 40% di membri esterni. con la modifica apportata dal senato dovranno avere un minimo di 3 componenti esterni se i membri sono 11 in totale, 2 se sono meno di 11.

Obbligo presenza docenti - I docenti avranno l'obbligo di certificare la loro presenza a lezione. almeno350 ore dovranno essere destinate ad attività di docenza e servizio per gli studenti.


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