FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3784999
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità-Un solo grande urlo: Moratti, sei licenziata

Unità-Un solo grande urlo: Moratti, sei licenziata

ROMA Provate a chiedervi perché siamo alla quarta manifestazione nel giro di pochi mesi contro la riforma della Moratti eppure anche stavolta è riuscita così bene. 50mila persone sfilano contro...

16/05/2004
Decrease text size Increase text size
l'Unità

ROMA Provate a chiedervi perché siamo alla quarta manifestazione nel giro di pochi mesi contro la riforma della Moratti eppure anche stavolta è riuscita così bene. 50mila persone sfilano contro laMinistra perché, ripetono, vogliono una scuola pubblica di qualità e una ricerca con fondi adeguati. È un corteo fatto di gente che va dai 3 ai 60 anni, tutti compresi: figli, genitori, alunni, insegnanti. Dalla materna all'università sono tutti qui, in questo primo giorno di quasi estate, un sabato da gita al mare, una moltitudine di gente arriva a Roma da Bologna, Milano, Genova, dalla Sardegna, da Napoli o da Torino. Un movimento trasversale, o se preferite, interclassista. Che è cresciuto di mese in mese, di riunione in riunione, fino a compattare tutti intorno allo stesso tema: la scuola pubblica. Tutti a scandire gli stessi slogan - "O partigiano portala via, o brutta ciao brutta ciao, brutta ciao ciao ciao..." "vogliamo una sola disoccupata, Letizia Moratti sei licenziata"... Zaini pieni di panini e acqua, bambini sulle spalle di papà, i più fortunati nei passeggini. Volti che di manifestazioni ne hanno viste e fatte a decine, negli anni, eppure sono qui anche adesso. Volti che è la prima volta che sfilano, ma quanto si divertono. Giuditta ha sette anni e canta "giro giro tondo casca il mondo, casca la terra, casca la Moratti tutti soddisfatti"; Michele Corsi è genitore milanese nonché insegnante in una scuola superiore e spiega che "non possiamo accettare una riforma che punta allo svuotamento del modello didattico". Quando arrivano il segretario dei Ds, Piero Fassino e Lilli Gruber, candidata della lista unitaria per le Europee, il coordinamento dei genitori sta ancora dando le direttive: "I comitati e i coordinamenti cittadini davanti, dietro i sindacati e poi i politici...". "Fassinoooo... cancellate la riforma quando andate al governo", gridano dal corteo. Il segretario risponde che di "riforma proprio non si può parlare, perché per me la parola riforma ha una valenza positiva. Quelle del ministro Moratti non sono riforme, si tratta piuttosto di provvedimenti che stravolgono il sistema scolastico. Si sta riducendo la qualità della formazione e il patrimonio educativo che si trasmette ai ragazzi. ai giovani si darà meno di quanto abbiano avuto fin qui". Le note del reggae si fondono con quelle del folk. Ci sono le bandiere di Legambiente, dei Cobas, della Cisl, i palloncini colorati della Cgil e i fischietti di Franco, 40 anni, l'unico a non sapere chi è la Moratti, ma "chisse ne importa perché di mestiere vendo i fischietti, un euro l'uno, e per fortuna sono due anni che la gente non fa altro che manifestare". Trampolieri e giullari, alla corte di "Madama Moratti"; la "tutor-fare", che in realtà è Stefania ed insegna alla scuola media "Fabrizio De André"; "gattini" alti poco più di un metro, con i baffetti dipinti di nero che sfilano con un minaccioso "Letizia non siamo quattro gatti". Sandro Curzi fuma la sua pipa di pannocchia e dice che sì, "questa manifestazione è proprio bella, non c'è la politica, ci sono genitori, insegnanti e ricercatori che sono qui ancora una volta per difendere la scuola e la ricerca, un punto centrale per la vitalità di un paese. Possiamo fermare il decadimento del paese solo con iniziative di questo tipo che superano i partiti e i sindacati". Il regista Cito Maselli aggiunge: "La globalizzazione ha prodotto la cultura dell'adeguamento e la destra la sta rafforzando, noi invece lavoriamo per una cultura critica, che è tutto il contrario del lavoro compiuto fin qui dalle logiche dimercato che costruiscono massificazione e basta". Marco ha sette anni appena, legge un volantino al microfono, sbaglia gli accenti, scambia "accesso" con "cesso" ma tutti capiscono, battono le mani e lui ride soddisfatto. Sicuramente il centro destra dirà che sono bambini strumentalizzati, che così non si fa eccetera eccetera. Lilli Gruber commenta: "Noi vogliamo una scuola pubblica che funzioni davvero, che dia istruzione di qualità per tutti". Rivendica anche un ruolo "più incisivo dell'Italia in Europa e dell'Europa rispetto agli Stati uniti perché non possiamo lasciare che le amministrazioni americane gestiscano i problemi del mondo a modo loro". Sfilano Titti De Simone di RC, Alba Sasso e Anna Serafini dei Ds, Albertina Soliani, della Margherita. Piazza Venezia verso Piazza Navona, con un corteo che sembra il corso di un fiume che si ingrossa via via che scorre. Dal palco i comitati cittadini rivendicano "uno sciopero generale unitario, che a questo punto è la logica conseguenza di tutte le iniziative fin qui intraprese". Enrico Panini, segretario Flp della Cgil, osserva: "È la prima volta che c'è una saldatura tra scuola, università e ricerca; ed è la dimostrazione che ilmovimento di opposizione a questa riforma è molto forte, cresce sempre di più, colpisce l'insieme delle politiche di questo governo che sta rendendo il nostro paese più povero e meno istruito". La Casa delle libertà detta comunicati stampa che parlano di "quattro gatti", "campagne denigratorie", "riforma fondamentale ". Quanto sono lontani dal corteo.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL