Unità-Torta alla panna contro la Moratti: e subito scatta la retata
Torta alla panna contro la Moratti: e subito scatta la retata Come ai tempi degli Stati Generali. Dentro la comunicazione mediatica, fuori la protesta. Quella di un gruppo di studenti dell'Uds che ...
Torta alla panna contro la Moratti: e subito scatta la retata
Come ai tempi degli Stati Generali. Dentro la comunicazione mediatica, fuori la protesta. Quella di un gruppo di studenti dell'Uds che avrebbe voluto partecipare alla puntata che martedì sera Ballarò ha dedicato alla scuola. Tema: "Cosa cambia nella scuola italiana dopo la riforma varata dal governo Berlusconi? Perché tante polemiche e perché tanta gente scende in piazza per protestare?". Domande roventi. Ospite in studio: Letizia Moratti. Bel colpo per la trasmissione - nonostante l'effetto oscuramento dovuto alla concomitante diretta dal Festival di Sanremo.
Visto che finora si dividevano le immagini del ministro le telecamere del Tg 1, a inquadratura fissa nello studio di viale Trastevere, quelle di Uno Mattina, ad uso delle casalinghe e quelle di Maurizio Costanzo, consulente speciale del ministro, e quelle di Bruno Vespa. Per avere in studio il ministro, però, Ballarò - secondo gli studenti dell'Uds - avrebbe dovuto rinunciare al contraddittorio. "Così ci hanno risposto quando, come altre volte, abbiamo telefonato per sapere se era possibile partecipare", dicono gli studenti, che non potendo essere presenti in studio sono andati ad accogliere il ministro davanti agli studi di via Teulada. Erano una trentina, grida in gola e torte in mano, fatte con la schiuma da barba, lanciati tutti e due contro l'auto a finestrini chiusi del ministro. Sono stati tutti portati al vicino commissariato Prati: 27 studenti, di cui una decina minorenni. Fine anche della protesta, spenta da sei volanti della polizia, arrivate in gran fretta a sgomberare il marciapiede davanti all'entrata di via Teulada.
"Assurdo che una manifestazione possa finire negli uffici della polizia", commenta Giovanni Floris, leggendo, durante la diretta, un lancio di agenzia che riferisce quanto è accaduto fuori dagli studi. Quanto alla mancata partecipazione degli studenti alla puntata smentisce: "Non abbiamo escluso nessuno". E dalla redazione spiegano che si è trattato di una libera scelta non invitare gli studenti come contraddittorio o come pubblico. "A noi interessava che il ministro si confrontasse non con gli studenti ma con un membro dell'opposizione e infatti abbiamo invitato in studio Giovanna Melandri. Quanto al pubblico, il nostro è un pubblico generalista, non un pubblico militante o specifico a seconda degli argomenti trattati", dicono gli autori. Presenti in studio anche Umberto Galimberti, Serena Dandini, Daniela Colturani, segretario della Cisl Scuola, Giuliano Cazzola, economista.
Scelta editoriale o meno, l'effetto è quello: "Niente confronto, nessuna legittimazione delle controparti, niente dialogo... - dicono gli studenti - È dagli Stati generali di due anni fa che la Moratti recita questo copione e per la puntata di Ballarò non ha fatto eccezione". Il copione loro lo avrebbero strutturato in dieci domande da rivolgere al ministro in diretta tv. Il copione scritto da Floris, invece, ha esordito con una lettera durissima di un insegnante disincantato (pubblicata nella rubrica curata da Augias, su Repubblica), letta da Silvio Orlando. È proseguita con un attacco durissimo di Umberto Galimberti: "Questa non si chiama riforma si chiama contenimento dei costi". Che ha colpito il ministro non meno delle torte lanciate dagli studenti. Un copione condito anche da un botta e risposta sul filo dell'umorismo. "Io dò risposte sui numeri", dice piccata il ministro. "Può darle anche sul senso?", replica Floris. Peccato, che il bel copione sia stato stroncato nei primi cinque minuti da due interventi soporiferi (oltre che non corrispondenti a verità, come fa notare Daniela Colturani, segretaria generale della Cisl Scuola, in studio). Un catalogo dei 'sani principi' contenuti nei primi due articoli della legge Moratti: "valorizzazione della persona umana", "formazione spirituale", "rispetto delle scelte educative della famiglia". E così via. Intanto, i manifestanti erano già dentro al commissariato Prati. Prima della fine della trasmissione sono cominciati i rilasci.
Mariagrazia Gerina