Unità:Test di Medicina, al Tar vincono gli «onesti»
«Selezioni valide, escludete chi è indagato»
Hanno vinto gli studenti onesti. Il Tar della Puglia ha accolto il ricorso di 206 studenti contro il decreto del rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, col quale erano state annullate le selezioni per l’accesso ai corsi a numero chiuso di medicina e odontoiatria del 4 e 5 settembre. Sono quindi da considerarsi valide le prove sostenute per l’accesso ai corsi di medicina e odontoiatria ma non per «i candidati indagati già identificati e/o da identificare dalla procura della Repubblica»: nei loro confronti l’Università dovrà adottare «provvedimenti di esclusione». Questa la decisione adottata stasera dalla terza sezione del Tribunale amministrativo.
La decisione è stata adottata sui ricorsi presentati dagli studenti che chiedevano l’annullamento dei due decreti del rettore dell’Università di Bari con i quali furono prima annullate le selezioni per l’accesso ai corsi a numero chiuso di medicina e odontoiatria del 4 e 5 settembre scorsi e poi fu impedito agli studenti indagati di partecipare alla ripetizione delle prove. Che erano state fissate per il 17 e il 18 ottobre scorsi ma non si sono tenute più per la sospensiva decisa dal Tar poco prima del loro svolgimento. I ricorrenti sono stati per la quasi totalità gli studenti «onesti»: quelli che avevano superato le prove senza aiuti dall’esterno. Una decina-quindicina di ricorrenti erano invece studenti iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Bari con l’accusa di concorso in corruzione e truffa. Si erano rivolti al Tar soprattutto perché sarebbero stati esclusi dalla ripetizione delle prove. Per loro, sentenza amara.