Unità: Tagli alla scuola La protesta arriva dal cielo
la Flc-Cgil sorvolerà le più affollate spiagge italiane per protestare e contemporaneamente informare «dal cielo» i vacanzieri che la scuola pubblica subirà 8 miliardi di tagli
di Giuseppe Vittori / Roma
La scuola esce massacrata dalla manovra economica prevista dal governo e la Flc-Cgil sorvolerà le più affollate spiagge italiane per protestare e contemporaneamente informare «dal cielo» i vacanzieri che la scuola pubblica subirà 8 miliardi di tagli. Di conseguenza, verranno «cancellati» 150mila posti di lavoro, tra posti docente e personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Non solo: ben 2mila istituti verranno «soppressi» nei piccoli comuni, soprattutto collinari e montuosi.
Il sindacato Cgil-scuola dunque, non andrà in vacanza - come invece farà il Parlamento -. A bordo di un aereo e con uno striscione lungo 40 metri fin da oggi farà sentire la propria protesta: un’iniziativa contro il governo, per la salute della scuola, al fianco delle famiglie italiane.
E questa è solo una delle tante iniziative che il sindacato del settore ha deciso di avviare per ribadire il proprio «no» al decreto legge pubblicato il 25 giugno scorso e che domani verrà approvato definitivamente dalla Camera.
Il calendario di «volo» è ancora da definire. Di sicuro però, Enrico Panini, segretario di Flc-Cigl uscente e passato alla segreteria confederale, sorvolerà le zone di mare mete delle famiglie italiane: dall’Idroscalo di Milano fino a Capri. L’obiettivo è chiedere maggiore attenzione per i comparti della conoscenza italiana, per chi vi lavora e per chi svolge attività di studio o ricerca. «Se il governo puntava a smorzare la protesta - spiega una nota del sindacato -, utilizzando la sospensione dell’attività didattica e le ferie del personale della scuola, dovrà ricredersi: porteremo il nostro messaggio e la nostra protesta dove sono andati in vacanza i docenti, gli studenti, gli amministrativi e i collaboratori della scuola. Vale a dire, sotto gli ombrelloni».
La scure della Finanziaria è un colpo massacrante per la scuola pubblica: una riduzione di spesa pari a 7 miliardi e 832 milioni di euro entro il 2012 (456 milioni nel 2009; 1.650 miliardi nel 2010; 2 miliardi e mezzo nel 2011 e 3,1 miliardi nel 2012. Tagli indiscriminati agli organici del personale di ben 87mila posti di docente e di 43mila Ata. Previste anche anche sostanziose riduzioni di risorse complessive, sempre nel comparto dell’istruzione: si alzerà di un punto il rapporto studenti-docenti, ma sono previsti anche importanti tagli per la ricerca, per i quali si prospetta il blocco del turn-over, e dell’università. Tant’è che diversi rettori hanno minacciato di dover ricorrere all’aumento dei contributi di iscrizione richiesto agli studenti.
Ecco quindi le ragioni di una protesta. «Affideremo ad un aereo il compito di sorvolare le più importanti spiagge, dall’idroscalo di Milano fino a Capri, per ricordare agli italiani che chiediamo più qualità per scuola, università e ricerca e per ribadire il nostro “no” ai tagli», annuncia il sindacato. Già oggi il primo striscione. «Con un tour de force di tutto rispetto - concludono dal sindacato - sorvoleremo buona parte delle spiagge italiane per ricordare che ci siamo e che il nostro impegno non va in vacanza: questo governo lo sappia».